Mancini: "Aspetto il momento dell’inno. Sarà un’emozione splendida"
Roberto Mancini, allenatore della Nazionale, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento che sta attraversando sia personalmente che come CT azzurro. Ecco un estratto delle sue parole: "L’Italia dai balconi è autentica, ci rappresenta. Siamo noi che diamo il meglio nelle difficoltà. Di solito quando ci uniamo e ci aiutiamo riusciamo a mettere in campo la nostra umanità. Questa gente avrebbe meritato l’Europeo per ripartire. Ma tra un anno, io mi aspetto un Europeo di altissimo livello, di grandissima qualità. Proveremo a vincere un grande torneo. E aspetto il momento dell’inno. Sarà un’emozione splendida, fortissima.”
Mancini ha poi raccontato di aver perso un amico per la pandemia COVID19: "Giocava a calcio con me da piccolo, mi ha chiamato mia sorella per dirmelo. Le immagini dei militari che portavano via le bare da Bergamo sono state come un pugno in faccia, impressionante. Nessuno era pronto a questo inferno. Pensare che la gente muore perché mancano i letti in rianimazione è assurdo, è inaccettabile".
"A settembre magari saremo un po’ arrugginiti, ma riprenderemo a pedalare. Avevo iniziato a preparare l’Europeo. Ho sentito la botta della delusione e poi mi sono fermato. Per quanto riguarda il campionato penso che ripartirà e recupereremo la nostra normalità. Credo che i giocatori avranno tanta voglia di tornare in campo e ci sarò modo di vedere entusiasmo e divertimento. La Juve è ancora la favorita, ma la Lazio è in corsa e anche l’Inter. Perché sarà come un nuovo pianeta e non si possono fare previsioni si quanto accadrà. Tagliare stipendi ai giocatori? Inutile decidere ora perché penso che il campionato riprenderà. Ma i calciatori dovranno essere responsabili a seconda delle varie situazioni".
L'intervista completa sulla Gazzetta dello Sport