Mancini: "In Italia non esiste la pazienza, troveremo la formula giusta"

Dopo l'esordio in Nations League contro la Polonia, la Nazionale di Roberto Mancini si prepara a tornare in campo domani a Lisbona. Contro il Portogallo - senza Cristiano Ronaldo - gli azzurri cercano la vittoria dopo il pareggio di venerdì sera, con il ct che fare i giusti cambiamenti per convincere anche chi ha visto una squadra un po' spenta a Bologna, soprattutto nella prima parte. In attesa di capire quali saranno le modifiche - in particolare per quello che riguarda la formazione - Mancini ha parlato in conferenza stampa, trattando così i vari argomenti legati al match.

Inizialmente, l'allenatore ha risposto così alle critiche sulla squadra: "Ognuno la vede come vuole, tutti hanno la propria visione - ha detto - non mi preoccupo più di tanto. Sono abbastanza cosciente del fatto che in una gara ci possono essere degli errori, ma bisogna anche guardare cosa si può fare e se ci sono state cose più o meno buone. Non è una mia grande preoccupazione. Cambi? Non so chi giocherà domani, la notte porta consiglio. Cambieremo qualche giocatore, c'è un viaggio di mezzo, non siamo al massimo della condizione".

Poi, sui singoli, il ct ha aggiunto: "Nel primo tempo Jorginho è stato marcato bene ma poi nella seconda frazione ha fatto il suo. È normale che se un giocatore può essere la fonte del gioco poi viene tenuto d'occhio. È migliorato con l'andare dei minuti. Balotelli? Si può anche giocare male quando si entra in campo. Nessun calciatore della Nazionale deve avere qualcuno vicino perché non è riuscito a dare il 100%. Quella con la Polonia era la prima ufficiale, ce ne saranno ancora tantissime. Troveremo la formula giusta, bisogna avere un po' di pazienza, ma in Italia non esiste. Speriamo di trovarla in fretta".

E ancora, sull'assenza di CR7 e non solo: "Sono comunque i campioni uscenti in Europa, con CR7 sono più forti ma è anche normale che facciano altre prove quando lui non c'è. Rimane molto forte anche senza di lui". Mancini torna poi ancora sulla gara di Bologna: "Quel che non è andato nel primo tempo sono stati gli errori sui passaggi, sul gol e sulla parata di Donnarumma su Zielinski. La qualità c'è e quando attacchiamo dobbiamo avere più attaccanti in area di rigore. Chiesa? Sì, domani gioca".

"Pochi tiri in porta contro la Polonia? Perché, gli avversari quanti ne hanno fatti? - ha continuato il ct - se uno va a guardare la statistica deve anche vedere i tiri loro. Quando un ragazzo gioca per la prima volta può avere un po' di paura, domani sarà pieno di tifosi ed è anche abbastanza normale. Gagliardini? Penso sia un ottimo giocatore e abbia delle qualità. Può migliorare e tornare a essere quello che era all'inizio all'Inter. Ho detto che giocano pochi italiani, alcuni mi hanno attaccato per questo. Per me ci sono giocatori bravi e che meritano di giocare, abbiamo questa difficoltà e dobbiamo trovare una soluzione. Ho chiamato anche ragazzi che non hanno giocato in Under21 proprio per conoscerli".

E ancora, sull'avversario di domani: "Abbiamo visto la partita con la Croazia, ma in molti sono stati al Mondiale. Non c'è Ronaldo ma Bruma che ho avuto al Galatasaray. Ci sono giocatori tecnici, non cambia di molto, chiaramente con Bruma può essere più pericoloso in contropiede ma non cambia molto la filosofia della squadra. Vogliamo fare un ottimo girone e poi arrivare primi in classifica per andare agli Europei. Per la Nations League non vorremmo arrivare terzi, anche per il problema del sorteggio, l'obiettivo è di cercare di vincere".

Mancini ha parlato poi anche di aspetti tattici: "È difficile non concedere occasioni ma dobbiamo fare più di un gol nelle partite o avere più occasioni. Nel calcio le situazioni cambiano improvvisamente senza motivo. Dobbiamo attaccare, senza sbagliare la palla per concederlo. Centrocampo a tre? Io non sono così negativo come molti di voi hanno scritto. Sono onesto nel pensarlo, avessimo fatto tutto male sarei stato il primo a dirlo. Ci sono stati degli errori, penso sia normale. Che noi dobbiamo cercare di essere più propositivi è anche possibile, ma stiamo cercando di farlo. Ci vorrà un po' di tempo", ha concluso.

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