Dalle parole di Al Misehal al pareggio con il Bahrein: Arabia Saudita, Mancini è in bilico

Una sola vittoria nelle ultime quattro partite, valevoli per la qualificazioni al prossimo mondiale di calcio. Le parole di Yasser Al Misehal, Presidente della Federazione calcistica dell'Arabia Saudita. Questi in buona sostanza gli ingredienti che starebbero portando Roberto Mancini sull'orlo dell'addio. La panchina della nazionale scricchiola. Ma andiamo a ripercorrere i passaggi fondamentali.

Arabia Saudita, gli ultimi due mesi di Mancini

Settembre e ottobre. Due mesi - sportivamente parlando - da rivedere. Il 5 arriva il pareggio per 1-1 contro l'Indonesia. Cinque giorni più tardi il successo (l'unico) per 2-1 contro la Cina. 
Quindi ottobre: il 10 c'è la sconfitta per 2-0 contro il Giappone. Il 15 il pareggio per 0-0 contro il Bahrein. Ecco, fermiamo la linea temporale proprio all'ultima sfida. "Dobbiamo scusarci con i nostri tifosi - affermerà Yasser Al Misehal - . Abbiamo fatto due punti nelle ultime tre giornate casalinghe e sono troppo pochi. Prenderemo una decisione". Il Presidente della Federazione calcistica dell'Arabia Saudita ha poi aggiunto. "Ci siederemo con lo staff tecnico e, si spera, accadranno cose buone. Dateci solo qualche giorno per valutare".
 
Lo stesso ex CT della nazionale italiana, al termine dell'ultimo incontro ha reagito con un gesto di stizza per rispondere alla contestazione di un tifoso presente allo stadio. L'Arabia Saudita tornerà in campo il prossimo 14 novembre e al momento occupa il terzo posto del gruppo C. La panchina del CT marchigiano traballa sempre più.

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