Champions League, Atalanta-Manchester United: come arrivano gli inglesi al match

Da Cristiano Ronaldo a… Cristiano Ronaldo. Il Manchester United si aggrappa alla stella portoghese per fronteggiare il momento difficile.

Nonostante l’importante vittoria contro il Tottenham per tre reti a zero, il futuro di Ole Gunnar Solskjaer è ancora incerto. Vincere anche in Champions League, a pochi giorni dal derby contro il Manchester City di Guardiola, potrebbe essere determinante per consentire al norvegese di conservare la panchina.

 

  

Come per la gara d’andata giocata quindici giorni fa all’Old Trafford, il Manchester United arriva all’incontro con tante certezze ma ancora con diversi problemi. L’asse portoghese Bruno Fernandes-Cristiano Ronaldo e l’abbondanza di stelle offensive permettono a Solskjaer di avere un arsenale offensivo micidiale, ma la difesa continua a preoccupare. Il clean sheet è uno specchietto per le allodole, nel turno precedente Maguire e compagni sono stati umiliati dal Liverpool di Salah e compagni.

 

 

Il cammino in Champions League

La rete all’ottantunesimo minuto proprio di Cristiano Ronaldo ha permesso ai Red Devils di rimontare il doppio vantaggio atalantino. Al giro di boa, il Manchester United è in testa al gruppo F con sei punti. L’Atalanta è ferma a quattro. Dopo la sconfitta nella gara inaugurale contro lo Young Boys, gli inglesi hanno inanellato due vittorie consecutive, contro Villarreal e proprio Atalanta.

 

  

Pericolo arsenale offensivo

Deve preoccupare, e tanto, l’arsenale offensivo del Manchester United. Oltre alle stelle portoghesi Bruno Fernandes e Cristiano Ronaldo, che hanno costruito la prima rete contro il Tottenham, Ole Gunnar Solskjaer può contare su un Edison Cavani ritrovato. La prima rete stagionale in Premier League ha rilanciato l’ex Napoli e Paris Saint Germain. Scalpitano sempre le stelle di casa, Mason Greenwood e Marcus Rashford, anche lui in gol contro il Tottenham. In più c’è Paul Pogba, che può tirare fuori il jolly dal mazzo in qualsiasi momento e che ha già segnato all’Atalanta nel 2013, quando vestiva la maglia della Juventus. Insomma, le insidie per l’Atalanta sono davvero tante.

A cura di Pietro Agoglia

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