Malcore, il bomber del Carpi raccontato dal ds Lauriola: "Non sono stupito, è straordinario"
Chissà quanti, dalle parti di Modena e dintorni, si saranno chiesti quest'estate chi fosse quel ragazzo biondo che, insieme ai compagni, correva e si allenava a Fai della Paganella, in ritiro con il Carpi di Calabro. “Piacere, Giancarlo Malcore”: non ha avuto neppure bisogno di dirlo quando, come biglietto di presentazione, ha esibito un gol in amichevole contro il Napoli. Ventitré anni, 186 centimetri, attaccante di ruolo: è stato il primo acquisto del ds Lauriola, che l’ha prelevato dal Manfredonia, in Serie D. Da lì in poi, il ragazzo - nato a Milano ma cresciuto nel Salento - ha continuato a segnare quasi regolarmente di partita in partita: addirittura tre gol nella successiva amichevole contro il Chievo, un altro dopo quattro minuti al suo esordio in Serie B, decisivo nella prima di campionato contro il Novara. E ancora uno sabato scorso, contro la Salernitana. Due su due è il saldo personale di inizio stagione, non male per uno che fino a pochi mesi fa giocava con i dilettanti.
"Il sogno personale è di arrivare subito tra i professionisti e di toccare, magari più in là, la Serie A. Però bisogna fare un passo alla volta e vedere cosa succede”, dichiarò l’attaccante lo scorso febbraio, quando ancora giocava con il Manfredonia. Tra i professionisti ci è arrivato, anzi tornato, pochi mesi più tardi, ma non in quella Lega Pro che mai era riuscito a conquistare. La chiamata è arrivata dalla Serie B, un mondo così diverso e una sfida così importante per Malcore. Lui, invece, è diventato un’intrigante scommessa per il Carpi, vinta subito dal ds Matteo Lauriola, che ha voluto l’attaccante con sé. “Sapevo di poter fare affidamento su Giancarlo - racconta Lauriola ai microfoni di gianlucadimarzio.com -, conoscevo bene le sue caratteristiche. Lo scorso anno, quando giocava nel Manfredonia, la squadra della mia città, non sono rimasto stupito dai suoi 14 gol a fine campionato”. Il rapporto tra i due, in effetti, è nato diversi anni fa, quando il ds biancorosso era il responsabile del settore giovanile del Lecce e Malcore guidava l’attacco della Berretti giallorossa a suon di gol. “Già all’epoca - continua Lauriola - gli prospettavo un gran futuro.” Che, però, non sembrava arrivare mai. Il salto in prima squadra con il Lecce (gol in coppa Italia a Nocera Inferiore), poi Nocerina, Chieti e Paganese, sempre in Lega Pro. Il momento giusto per Malcore continuava a tardare. Ecco allora la scelta di ripartire dai dilettanti, per trovare gol e serenità. Prima Nardò, poi l’exploit con il Manfredonia ed il passaggio al Carpi: firma su un triennale e l’occasione della vita, che Giancarlo non può lasciarsi scappare. “Quando l’ho portato a Carpi, non avevo assolutamente preso in considerazione l’ipotesi di farlo crescere, mandandolo a giocare in prestito in qualche altra squadra – aggiunge Lauriola -. Negli scorsi anni, quando giocava in Lega Pro, ha trovato poco spazio per la discontinuità nelle prestazioni. Le sue caratteristiche, invece, sono sempre state indiscutibili”.
Fiuto del gol, grinta e tanta voglia di migliorarsi. Lauriola le conosce bene: “Negli ultimi 16 metri è straordinario, bravissimo ad attaccare gli spazi e forte tecnicamente. La Serie B è l’ideale per uno con le sue qualità”. E lo sta dimostrando, in ogni incontro. E, soprattutto, gol dopo gol, quelli con cui Malcore ha trascinato il Carpi in vetta alla classifica dopo le prime tre giornate. L’obiettivo è quello di migliorare ancora e di arrivare in alto. “Quanto possa andare in alto - ha concluso Lauriola -, dipenderà da lui. Sa che, allenandosi con impegno, può ottenere grandi risultati”. Da Vardy al più recente Lapadula, in tanti – neppure tanto giovani - hanno dimostrato che i sogni si possono realizzare a suon di gol: in questo senso, Giancarlo sta abituando bene i suoi nuovi tifosi. Segnare… per sognare: Malcore è sulla strada giusta.