Caso Maignan, individuato il primo tifoso responsabile degli insulti razzisti: bandito a vita
Gli insulti razzisti verso Mike Maignan durante la sfida tra Udinese e Milan ha scosso il mondo del calcio. Tanti messaggi di vicinanza verso il portiere rossonero che ha avuto il coraggio di uscire dal campo come segno di protesta verso quell'atto ignobile. Le forse dell'ordine si sono messe subito al lavoro per individuare i responsabili ed è stato identificato uno di loro.
Maignan, individuato un tifoso responsabile degli insulti razzisti
La Polizia di Stato di Udine, nel corso degli approfondimenti investigativi, ha individuato il primo tifoso indiziato di avere proferito insulti razzisti verso Maignan: “ne*ro di m***a” ripetuto per dodici volte. L'uomo, quarantaseienne della provincia di Udine, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Udine che sta coordinando le attività di indagine. Contestualmente il Questore della Provincia di Udine ha emesso nei suoi confronti un Daspo per la durata di cinque anni. Le attività investigative proseguono al fine di identificare eventuali ulteriori soggetti responsabili di atti di discriminazione razziale.
Daspo di cinque anni in tutte le competizioni sportive, ma il provvedimento dell'Udinese è stato molto più pesante: "Udinese Calcio comunica, a valle dell’individuazione del primo responsabile dei deplorevoli insulti razzisti a Maignan, che il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato. La società conferma il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società. Il Club tempestivamente, già da sabato sera, ha lavorato in stretta collaborazione con le Autorità mettendo a disposizione tutte le sue telecamere e la strumentazione d’avanguardia di cui è dotato il Bluenergy Stadium al fine di dare una riscontro rapido alle indagini ancora in corso. L’Udinese ringrazia la Questura di Udine per la collaborazione e conferma la sua fermezza nel colpire i responsabili degli insulti che infangano l’etica sportiva del club, della Regione, della città di Udine e di una tifoseria che, da sempre, sono un modello di integrazione e rispetto".
Riassumendo l'accaduto, poco dopo la mezz'ora di Udinese-Milan, Maignan ha richiamato l'attenzione dell'arbitro lamentando insulti razzisti nei suoi confronti da parte di alcuni tifosi friulani. Maresca ha prontamente contattato la Procura Federale e lo speaker del Bluenergy Stadium ha invitato i tifosi di casa a evitare cori razzisti. Dopo qualche minuto, il francese ha lasciato il campo e la gara è stata sospesa.
Anche il direttore generale dell'Udinese Collavino si è espresso sulla vicenda: "Un Daspo ha durata limitata, ma il club può decidere di escludere un tifoso da uno stadio per un tempo superiore. Lavoreremo per escluderli per sempre dallo stadio, a vita". (QUI per le parole complete)