Lutto nel mondo del calcio: è morto Gustavo Giagnoni

Il mondo del calcio, e in particolare quello di Milan e soprattutto Torino, piange la morte di Gustavo Giagnoni.

L’ex allenatore aveva 85 e si è spento all’improvviso, inaspettatamente. Sulla panchina del Toro, “L’uomo col colbacco” aveva seduto per tre stagioni: dal 1971 al 1974, per poi passare proprio al Milan, dove restò per due stagioni e venne poi sostituito da Trapattoni.

Nella sua carriera ha guidato tante squadre prestigiose: Bologna, Roma, Perugia, Cagliari, Udinese e molte altre, ma è in granata che ha mostrato le sue doti migliori. Al suo primo anno, conquistò un terzo posto in Serie A, ma viene ricordato spesso per quella rivalità con la Juventus che lo rese particolarmente simpatico alla sponda granata, anche con alcuni gesti di eccessiva foga.

Fu infatti il 9 dicembre 1973 che durante un derby vinto dalla dalla Juve, Giagnoni cadde nella provocazione di Causio e decise di rincorrerlo per il campo per sferrargli un pugno.

Per i tifosi del Toro, la perdita di Giagnoni è significativa, e si aggiunge a quelle di Sauro Tomà ed Emiliano Mondonico, altre bandiere granata. Attraverso i propri canali social, il Torino FC ha voluto esprimere delle parole di cordoglio per Giagnoni, morto nella notte. "Una terribile notizia ci coglie a Liverpool" scrive il Toro.

"Gustavo Giagnoni ci ha lasciati. Resterà per sempre nel cuore della gente del Toro per la straordinaria umanità ed il temperamento sanguigno. Grande uomo, grande allenatore. Il Torino FC si stringe commosso intorno alla sua famiglia".

Valentino Della Casa

Google Privacy