Luiz Felipe sui social: "Correa un amico, ho sbagliato momento". E l'argentino...

Pace fatta tra Luiz Felipe e Joaquin Correa dopo quanto successo nel finale rovente di Lazio-Inter. Il difensore brasiliano, dopo il triplice fischio, è saltato sulle spalle dell'amico e suo ex compagno di squadra fino a qualche settimana fa.

Un gesto frainteso da molti, a partire dall'arbitro Irrati che ha estratto il cartellino rosso, facendo scoppiare in lacrime Luiz Felipe.

Luiz Felipe e il chiarimento sui social: arriva il like di Correa

A ricostruire quanto è accaduto ieri all'Olimpico è lo stesso difensore brasiliano sui social. "Vorrei esprimermi sulle ripercussioni negative in relazione a quanto accaduto oggi, a fine partita - si legge nel post pubblicato su Instagram con le foto dove i due sono ritratti assieme -. Innanzitutto, voglio chiarire che ho un grande rispetto per l'Inter o per qualsiasi altro club. Siamo tutti professionisti, che lavorano per perseguire i nostri obiettivi e non mancheremmo mai di rispetto a un altro professionista. A fine partita sono finito per saltare sulle spalle di Tucu perché è uno dei grandi amici che il calcio mi ha dato".

Luiz Felipe spiega i motivi del suo gesto e ammette di aver sbagliato. "Le nostre famiglie sono amiche e siamo sempre stati molto uniti - continua -. Lì, quello che volevo di più era abbracciarlo e scherzare sul risultato, per quanto la nostra amicizia lo permette, ma mi sono emozionato. Forse, ripensandoci, non era il momento migliore o il luogo più adatto. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso e chiarisco che non ho cercato, in alcun modo, di essere irrispettoso nei suoi confronti, nei confronti degli altri atleti o dell'Istituzione Internazionale e dei suoi appassionati tifosi. È stato un atto innocente, da una persona che ha un grande affetto per Tucu!! Ti amo mano".

E Correa ha sancito la pace con il suo amico lasciando un mi piace al post. Per Luiz Felipe, in attesa del responso del Giudice Sportivo, una piccola consolazione e un'amicizia non compressa.