Pirola, da Casatenovo alla Serie A con l'Inter: un 'Chiellini' per Conte
L’esordio era solo questione di tempo. Negli ultimi anni chi ha frequentato Appiano Gentile difficile non abbia mai sentito quel nome: Lorenzo Pirola. Tantissimi gli elogi per un difensore ritenuto tra i giovani più forti in circolazione.
Merito di un curriculum sportivo di tutto rispetto, aggiornato giovedì sera con i dieci minuti giocati al Paolo Mazza contro la Spal al posto di Candreva. I primi in carriera in Serie A: “Un sogno diventato realtà”. In stagione, dopo Esposito e Agoumé, è stato il terzo 2002 a debuttare con la maglia dell’Inter. La stessa indossata con le giovanili negli ultimi cinque anni, quella tifata fin da bambino.
La carriera
I nerazzurri lo notarono in un torneo nel maggio 2015. Lorenzo giocava nella Luciano Manara nel Lecchese, si arrese in finale però svoltò la sua carriera. Fece anche un provino con il Como: nonostante i dubbi sul grosso impegno che l’avrebbe atteso, alla fine preferì l’Inter: “La scelta giusta”. Ripagata da tre finali Scudetto in tre anni e due titoli, quelli conquistati con Under 16 e Under 17.
Un percorso che gli ha aperto anche le porte di un altro azzurro, quello della Nazionale di Carmine Nunziata in cui è stato ancora una volta protagonista. Argento agli Europei 2019 con tanto di premio nell’undici migliore del torneo e un altro Mondiale da titolarissimo in Brasile. Le ultime tappe prima di ottenere la convocazione di Antonio Conte per l’ultima tournée estiva ed entrare nel giro della prima squadra dopo il lockdown e l’interruzione del campionato Primavera.
Il paragone
Prestazioni che gli sono valse già un paragone pesante con lo juventino Giorgio Chiellini. Fisico prestante, eccellente in marcatura, piede mancino, forte di testa e con una capacità di badare al sodo da difensore vecchio stampo: il parallelismo è nato facilmente per un giocatore che in molti indicano già come il futuro dell’Inter.
Pirola ha rubato in allenamento dai compagni di reparto più esperti e si è tappato le orecchie, conquistando la fiducia di Conte e del club che gli ha fatto firmare il primo contratto da professionista fino al 2025. Un modo per spazzare via anche le tante voci che lo accostavano a vari top club europei. Nella testa un unico pensiero: “Continuare a crescere all’Inter, provando a ritagliarmi sempre più spazio".
La famiglia
Tutto è iniziato da Casatenovo, paesino del Meratese in provincia di Lecco dove la famiglia Pirola è nota a tutti. Qui il padre Marco e il nonno Ezio gli hanno trasmesso l’amore per il calcio. Stesso destino del gemello Carlo, professione portiere.
Un percorso partito insieme all’età di 6 anni con i primi calci a un pallone nella Casatese, poi due strade che si sono separate nell’estate 2014 fino all’arrivo nelle giovanili di Inter e Torino. “Prima vedevo questo sport come un gioco, con il passaggio all’Inter mi sono accorto che era fondamentale avere determinazione per andare avanti”. Dopo la notte di Ferrara il cammino è più in discesa. Era solo questione di tempo.
di Gabriele Candelori
Google Privacy