Lopetegui: "Roma più forte dell'anno scorso. Convinti di poter vincere ancora"
Tutti contro tutti, tutti contro il Real Madrid tre volte campione d’Europa. La squadra di Lopetegui torna a giocare in Champions, senza Zidane in panchina e senza Cristiano Ronaldo; il Bernabéu si prepara ad accogliere la Roma e le due squadre sono entrambe reduci da un pareggio in campionato. I Blancos cercano la vittoria per rispondere subito a chi ipotizza che dopo anni di vittorie la squadra possa essere scarica.
Debutto in Champions sulla panchina dei campioni per Lopetegui, che nella conferenza stampa della vigilia ha parlato delle sensazioni del gruppo e della formazione (lasciando però ancora qualche dubbio). “Orgoglio, responsabilità e molta voglia di iniziare: queste sono le sensazioni che provo - ha cominciato l’allenatore - non devo spiegare io che cos’è il Real Madrid per la Champions e la Champions per il Real Madrid. Cristiano? Concentriamoci sui giocatori che sono qui e su questa squadra che è pronta per lottare per tutti i titoli. Di questo sono sicuro. Per quanto riguarda la formazione, non vi dirò chi giocherà in porta”.
“Abbiamo la possibilità di fare una scelta tra calciatori magnifici e deciderò con calma. Modric si sente bene, migliora ogni volta. Ha avuto una stagione movimentata, con tante situazioni, a volte positive a volte meno… Bisogna recuperarlo e questo si può fare solo facendolo giocare con tranquillità”.
Passando poi a parlare dell’avversario, Lopetegui ha aggiunto: “Lo scorso anno la Roma ha eliminato l’Atletico Madrid del girone e poi il Barcellona ai quarti. Mi aspetto una squadra più forte di quella dell’anno scorso, giocheremo contro un gruppo aggressivo. Pressioni dopo il triplete? Quando affronti il Real Madrid prima di tutto ti togli il cappello, per questa rosa e per Zidane che merita il riconoscimento assoluto anche da parte mia. Dobbiamo essere ambiziosi a crederci, e questo il modo migliore per affrontare tutte le competizioni. Poi si sa che nel Real Madrid la pressione esiste sempre”.
Al fianco dell’allenatore presente anche il capitano, Sergio Ramos che inevitabilmente è tornato a parlare dei risultati degli ultimi anni e non soltanto: “Aver vinto le ultime tre Champions League è un orgoglio ma anche una responsabilità, non si tratta di casualità perché bisogna comunque tenere alta l’ambizione per poter continuare a vincere. Noi siamo obbligati a essere sempre ai massimi livelli, anche se a ospitare la finale è la casa di un avversario diretto come l’Atletico Madrid. Davanti abbiamo un cammino lungo”.
“Cristiano Ronaldo? Qui ha segnato un’epoca - ha continuato - ha battuto tutti i record ma adesso non possiamo vivere nel passato. Bisogna andare avanti e continuare a lottare allo stesso livello. Gli auguriamo sempre le cose migliori, ovviamente quando non affronta la nostra squadra, ma la vita va avanti. Era un giocatore che ti dava molto e ora questa qualità dobbiamo far sì che diventi una qualità di tutta la rosa. Abbiamo un altro modo per colpire gli avversari”.
“Noi favoriti? Più che esserlo dobbiamo sembrarlo, come diceva Aragonés. Dobbiamo crederci ma senza sembrare arroganti, siamo convinti di poter tornare a vincere questa competizione”. Alla fine anche una stoccata a Griezmann, che aveva parlato delle decisioni di UEFA e FIFA che lo avevano escluso dai migliori della stagione precedente: “L’ignoranza è molto audace - ha detto Sergio Ramos - quando sento parlare questo ragazzo mi ricordo di Totti, Buffon, Raul, Casillas, Iniesta che hanno vinto tutto e non hanno vinto il Pallone d’Oro. Deve lasciare che Simeone, Koke o Godin lo consigliano perché stiamo parlando di gente che ha dei valori”.