You'll never walk alone: Klopp dona 5mila euro alla famiglia di Sean Cox

Primo in classifica in Premier, alle prese con una battaglia che si prospetta lunghissima con Chelsea e City. Poi il Napoli e il Pag a complicare anche i piani di qualificazione in Champions. Insomma, per Klopp e per il suo Liverpool saranno giorni, settimane, mesi frenetici. Ricchi di fatica e colpi di scena. Ma questo non ha impedito all'allenatore dei Reds di rivolgere un pensiero di grande solidarietà nei confronti di Sean Cox e della sua famiglia. La storia, purtroppo, è nota ai più: è aprile, Anfield è pronto ad accogliere la Roma per la semifinale di Champions League. Spettacolo in campo, violenza e sangue fuori, durante il pre-partita. Ad avere la peggio è proprio il tifoso irlandese, 53 anni. Che da quel momento in poi rimarrà in coma per poi svegliarsi solo tre mesi dopo.

La riabilitazione la sua battaglia più grande. Cure e tante spese, che hanno spinto gli amici ad aprire una raccolta fondi per aiutare la famiglia a supportare i costi. Riscontro immediato, anche nei momenti immediatamente successivi al suo ricovero. I tifosi di Liverpool e Roma iniziarono una vera e propria gara di solidarietà, che permise di raccogliere un totale di oltre 60mila euro. E anche Klopp ha voluto dare il proprio contributo - come riporta il Mirror - donando 5mila euro di tasca propria. Purtroppo le gravi lesioni cerebrali rendono impossibile un recupero totale, ma probabilmente l'allenatore del Liverpool avrà strappato un piccolo sorriso a Sean e ai suoi cari.

La pagina fondi GoFundMe mira a raggiungere una cifra di circa 2 milioni, un traguardo ambizioso ma non impossibile da tagliare. Il Liverpool come club aveva dimostrato la sua solidarietà già la scorsa estate, durante l'amichevole giocata e vinta con il Napoli. In quell'occasione Klopp e la squadra lo andarono a trovare in quel di Dublino, sede del match, prendendosi una pausa dal lavoro sul campo. Poi allo stadio fu mostrato uno striscione di affetto e solidarietà. Perché da quelle parti non si cammina mai da soli. Un piccolo, grande incoraggiamento per Sean

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