Liverpool, tutti i trucchi per superare un mese infernale

salah_champions__image

Tredici vittorie su 14 partite per il Liverpool, che in Premier è a quota 40 punti, otto in più di un grandissimo Leicester secondo e dei rivali del City. Nella serata odierna, dove ci sarà un Van Dijk arrivato secondo nella corsa al Pallone d'Oro, c'è il derby del Merseyside contro l'Everton, un match da cui inizia un mese come nessun altro per i Reds. Prima della fine dell'anno, dovranno infatti giocare nove partite in 26 giorni e la squadra viaggerà per circa 11.000 miglia in giro per il mondo.

Un periodo massacrante, che ha già fatto infuriare Klopp in estate. Trasferte sui campi di Bournemouth, Leicester, Salisburgo, Aston Villa e Qatar. Dall'altra parte la grande voglia di scrivere altre pagine di storia dopo quelle recenti: "Onestamente penso che la stanchezza sia nella testa - ha detto Manè, uno che da due anni gioca praticamente sempre e che è stato in lotta per il Pallone d'Oro - finché il corpo si riprende bene, penso che non sia difficile per noi giocare. Se la squadra ha bisogno di noi - e l'allenatore ha bisogno di noi - saremo in grado di giocare e aiutare. Sono qui per lavorare ogni giorno e per essere pronto". Mentalità vincente.

L'organizzazione di Klopp

Il Dailymail ha spiegato i trucchi di cui Klopp si servirà per affrontare al meglio questo periodo. Il Liverpool ha investito molto nella sua rosa ma ha fatto altrettanto anche per uno staff che aiuti ad eccellereAndreas Kornmayer, capo tedesco della scienza del fitness e dello sport, è una figura estremamente importante, le cui responsabilità sono cresciute negli ultimi due anni, in particolare da quando l'ex assistente Zelkjo Buvac ha lasciato il posto. Klopp una volta lo descrisse come una "mente assoluta" in quello che fa.

Kornmayer è stato preso dal Bayern Monaco nell'estate del 2016 e i tedeschi erano furiosi di perderlo; ha il compito di mettere insieme i programmi e sa quando far spingere i giocatori e quando rilassarli. Il Liverpool, per esempio, in estate va in ritiro ad Evian, una città francese sulle rive del Lago di Ginevra. Invece di fare tre sessioni al giorno quest'anno si è votato "solo" per due. Lo staff non voleva sovraccaricare i giocatori, dato ciò che li aspettava.

Con così tante partite stipate in un periodo così breve, il Liverpool in realtà non farà così tanto allenamento. Dopo ciascuna partita per i giocatori una sessione di recupero e programmi specifici per la palestra.

Anche il tempo trascorso lontano da Melwood è importante per mantenere la mente fresca ed è inconcepibile che alla squadra venga chiesto di lavorare ogni singolo giorno di questo mese. Philipp Jacobsen, direttore della riabilitazione medica e Christopher Rohrbeck, il fisioterapista della prima squadra la cui collaborazione con Klopp risale ai tempi di Magonza, svolgono un ruolo fondamentale nella gestione della salute della squadra.

E poi c'è Monna Nemmer, responsabile nutrizionista del club, che deve assicurarsi che la squadra stia mangiando i cibi giusti al momento giusto. Quando il Liverpool ricostruì il Main Stand, venne allestita una sala da pranzo vicino agli spogliatoi per garantire che la squadra potesse rifornirsi di carboidrati e proteine ​​già nella prima ora del post partita. Se i giocatori devono ripartire rapidamente, portano a casa borse di pasta e riso. Tutto curato nei minimi dettagli insomma. Solo così si può superare un mese infernale.

Google Privacy