Lippi: "Buffon? Avrei preferito chiudesse la carriera alla Juve"
Dodici anni fa la vittoria del Mondiale, oggi Marcello Lippi ha parlato ai microfoni di Radio Anch’io Sport partendo dall'impresa della Nazionale italiana contro la Francia nella finale di Berlino.
"Eravamo un gruppo compatto e forte nonostante tutto. Mi ricordo la grinta di Gattuso in campo, la sicurezza di Pirlo, la leadership di Peruzzi, Buffon e Cannavaro…”. Il tempo passa rapidamente e prima di accorgersene si sta giocando un Mondiale con quattro europee in semifinale, ma senza quei nomi e senza l’Italia: "E’ un mondiale attuale, non esistono più le cosiddette piccole, tutti i Paesi anche se hanno campionati modesti hanno 14/15 giocatori che giocano nei massimi campionati europei e formano nazionali fantastiche, come il Belgio o la Croazia. L’Inghilterra è cresciuta tanto con un allenatore che ha portato un calcio diverso. L'attualità dice questo. Sono squadre giovani e dureranno nel tempo. Un problema in più per l’Italia".
Lippi nutre molte speranze circa la crescita della nostra Nazionale: "Mancini ha modi di lavoro che coinvolgono. I giocatori si divertono e partecipano. Poi ci vuole anche equilibrio. Per esempio, Martinez ha giocato sempre con tre punte in questo Mondiale. Contro il Brasile ha lasciato in panchina Mertens e ha messo un centrocampista in più. La scelta ha pagato. Mancini è in grado di fare tutto questo ed è l’uomo giusto nel posto giusto”.
Su Buffon riserva parole al miele: "Giocherà fin quando si sentirà di farlo. E’ un campione e decide lui anche se personalmente mi sarebbe piaciuto che finisse la sua carriera alla Juve". Carriera alla Juve che potrebbe cominciare a breve Cristiano Ronaldo. Lippi è entusiasta e spera che l’affare del secolo di concluderà, per il bene del calcio italiano: "E’ un giocatore fenomenale. Dobbiamo essere contenti. Lui è un attaccante puro".