Galtier e i suoi ragazzi terribili: i segreti del Lille che sogna la Champions
Chiamatela seconda, oppure prima dei normali: la sostanza non cambia. Il Lille di Christophe Galtier sta impressionando tutti in Ligue 1 per talento, rapidità ed organizzazione. Con il successo di ieri contro il Dijon i Les Dogues hanno consolidato la seconda posizione in classifica - +5 sul Lione – che gli consentirebbe l’accesso diretto alla prossima Champions League. Comprendendo anche il Paris Saint Germain, il Lille ha il terzo attacco del campionato, e la seconda miglior difesa dell’intera Ligue 1. Dalle stalle alle stelle, insomma, il tutto in meno di una stagione. L’anno scorso, infatti, la squadra chiuse il campionato al 17° posto, vivendo giornata dopo giornata l'incubo retrocessione. Oggi, qualcosa è cambiato, con la squadra ed i suoi tifosi che sognano la qualificazione alla prossima Champions League.
Un exploit, consacrato nel nome del suo allenatore: Christophe Galtier. Per lui, da giocatore, tre anni con i Les Dogues, ed anche una parentesi in Italia con il Monza. L’attuale allenatore del Lille, sorprese tutti per la rapidità con cui imparò la nostra lingua. Un allenatore in campo, anche quando giocava, così lo ricorda chi lo ha conosciuto. Visionario, ambizioso ed estremamente intelligente, queste le sue maggior doti. La sua carriera di allenatore è legata indissolubilmente al Saint Etienne. Anche lì, subentrò in una situazione complicata, salvò la squadra centrando il 17o posto, poi costruì il suo miracolo. Nove stagioni alla guida dei Verdi, con un successo in Coppa di Lega nel 2012-2013, e tre qualificazioni consecutive in Europa e un titolo di miglior allenatore francese, nella stessa stagione, davanti a Carlo Ancelotti. Era diventato l'idolo "dell'inferno verde", quello stadio che l'ha salutato emozionato prima del suo addio al Saint Etienne “E’ lui il nostro valore aggiunto”, dichiarò Aubameyang, che con Galtier alla guida siglò 39 reti in due anni. Un mago della tattica, che si adatta sempre alla squadra che deve affrontare. Ama il gioco offensivo, e punta sulla fantasia dei suoi calciatori, come sottolineato da Brandao, autore del gol che regalò la Coppa di Lega al Saint Etienne: "E' un genio. Sa come disciplinarci, ma anche come lasciarci divertire. Se dovesse lasciare la squadra sarà per un grande club". . Così non è stato, perchè Galtier l'estate scorsa resta senza panchina, prima di subentrare a dicembre a Marcelo Bielsa. Situazione analoga alla sua precedente esperienza, affrontata come con ambizione e progettualità. Il risultato è vincente. Salva il Lille la scorsa stagione, e si garantisce il rinnovo di contratto fino al 2021, per costruire il suo nuovo miracolo. Non ama lavorare con progetti a breve termine, e con il suo Lille è già andato oltre qualunque tipo di aspettativa.
Fusione totale con i suoi calciatori. "I ragazzi terribili" così vengono chiamati dalla stampa francese. Già perché l’età media della squadra, é di 23,4 anni, e visto il rendimento possiamo dire che l’ex allenatore del Saint Etienne ha già vinto le sue scommesse. Una su tutte è Nicolas Pèpè. Dalla Serie C francese al grande calcio. Non è la trama di un film, ma la storia di questo ragazzo ivoriano. Cresciuto nel mito di Didier Drogba, e con il sogno di giocare nel Chelsea, nella stagione 2015-2016 era protagonista con l'Orleans (Championnat National francese). Chi ha creduto più di tutti in nel suo talento fu Marcelo Bielsa, che nonostante le sole 3 reti due stagioni fa con l'Angers, decise di puntare su di lui, ma chi gli ha cambiato la vita è stato Christophe Galtier, come ha ammesso lo stesso calciatore all'Equipe:“La mia carriera è cambiata con l’arrivo di Galtier”. Da prima punta ad esterno d’attacco, proprio come fece Aubameyang al Saint Etienne. L’ex calciatore dell'Angers, che sta guidando il Lille verso la Champions League con i suoi 16 gol in 23 partite, ieri è stato premiato come calciatore del mese del campionato francese. Tante le voci di mercato sul suo conto a gennaio, allontanate dallo stesso calciatore: "Voglio la Champions, resto qui almeno fino al termine della stagione. Lille è casa mia". Spesso Nicolas Pèpè ripensa al suo passato: "Sto vivendo un sogno con il Lille. Tre anni fa avevo pensato di ritirarmi". Una storia con il lieto fine nel mirino, ma l'ivoriano non è l’unico: da Ikone a Luiz Araujo, fino ad arrivare a Rafael Leao. La punta classe ’99 è certamente la scommessa più inaspettata che sta vincendo l'ex allenatore del Saint Etienne. E' passato infatti dallo status di "comprimario" la scorsa stagione allo Sporting Lisbona, ad essere protagonista in Franca, con le sue 6 reti in 13 partite.
Insomma, un mix esplosivo, che sta proiettando la squadra ad un traguardo inimmaginabile meno di un anno fa. I Les Dagues puntano al ritorno in Champions League, competizione che manca dal 2011-2012. Ora o mai più, il Lille sogna nel nome di Galtier e all'insegna del talento.
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