Una Liga per tutti: Siviglia capolista con il record negativo di punti
Il titolo di campione di Spagna sembra davvero accessibile a tutti, nessuno vuole la Liga. Oggi la nuova capolista è il Siviglia, che grazie a un gol di André Silva - ancora decisivo contro il Valladolid - manda in testa la sua squadra a quota 26 dopo 13 partite. Una media punti-gare giocate ai minimi storici, per trovare una capolista con così pochi punti in avvio di campionato bisogna tornare al 2001/2002. In quell’occasione era il Deportivo a dominare con poco distacco sulle inseguitrici e sono questi gli unici due casi del XXI secolo.
Un primo posto in cui si vola basso e 7 squadre in 6 punti nelle prime posizioni in testa alla classifica che danno vita a un campionato più combattuto che mai. Il Real balbetta, Atletico e Barcellona scattano e poi si fermano, Alavés, Espanyol e Girona rappresentano le sorprese, mentre il Siviglia prova ad approfittarne e si porta davanti a tutti. La squadra di Pablo Machin soffre e si diverte, riscrivendo record e alzando settimana dopo settimana il suo livello di gioco. In pochi si aspettavano che gli andalusi potessero davvero aspirare alla prima posizione, ma questo inizio di campionato spagnolo non ho chiuso alcuna porta a nessuna squadra.
Nemmeno ad André Silva, che dopo aver deciso l’ultima partita ha avuto ancora parole dolci per il Milan, che considera sempre casa sua e dove spero di tornare nella prossima stagione. A Siviglia sta trovando il suo spazio e sta riuscendo ad essere decisivo come in rossonero non era accaduto, complice un campionato anomalo e sempre più strano, settimana dopo settimana. A testimoniarlo è anche la presenza dell’Athletic Bilbao in zona retrocessione; i baschi sono una delle tre squadre a non essere mai scese in Segunda e la partenza negativa di quest’anno si può leggere come un’altra sorpresa nella Liga più equilibrata e altalenante degli ultimi anni.