Letica come Brignoli: la panchina, i rigori parati e il gol
Un portiere che segna è sempre destinato a fare notizia, soprattutto se è uno dei personaggi del momento. In Italia è accaduto con Brignoli, in Croazia con Karlo Letica.
La sua stagione fin qui è stata indimenticabile: da riserva dell’Hajduk Spalato a possibile portiere della Croazia al Mondiale nel giro di pochi mesi, fino ad arrivare addirittura al primo gol segnato in carriera.
Un'autentica pazzia: nei Paesi ispanofoni lo chiamerebbero "Loco", in Croazia si dice "Lud". Perché per avventurarsi nell'area di rigore avversaria sul risultato di 2-2 serve quella folle spinta emotiva suggerita dall'istinto. Lo stesso istinto che gli aveva fatto indovinare l'angolo sul calcio di rigore parato a Gavranović nello scontro diretto per il primo posto vinto per 1-0 dall'Hajduk contro la Dinamo Zagabria
Il pareggio contro l'Istria 1961 sarebbe stato un grosso rimpianto, vista soprattutto la sconfitta della Dinamo nel derby della Capitale, e lui ha scelto di andare in attacco rischiando di far perdere la sua squadra. Ma alla fine ha avuto ragione: la palla è arrivata in un secondo momento, quello giusto, e la sua deviazione di testa è stata perfetta.
Un grande gesto tecnico che supera l'ordinario di un portiere. Ma lui di ordinario ha ben poco, soprattutto in questa stagione in cui è diventato la stella del suo Hajduk. Sì, il suo, perché gioca nella squadra della città dove è nato da 10 anni e da quando è diventato il titolare le cose sono andate alla grande. Non senza qualche difficoltà visto che prima di arrivare in prima squadra ha dovuto fare tre esperienze in prestito in giro per il Paese.
Ha compiuto 21 anni da poco ma sembra già comportarsi come un veterano: è stato in fretta etichettato come “nuovo Oblak”, per via del suo grande fisico di oltre due metri abbinato in maniera incredibile a una grande reattività. Oblak però al Mondiale con la Slovenia non ci potrà andare mentre Letica sta provando a convincere in tutti i modi la Croazia a puntare su di lui.