Il 2006 più impiegato in Italia: chi è Leoni, il difensore della Samp che piace a Inter e Napoli

Un fenomeno di precocità al servizio di Andrea Pirlo: Giovanni Leoni si è preso la Sampdoria, in soli sei mesi. Arrivato a gennaio in prestito dal Padova, Leoni ha rapidamente conquistato i cuori dei tifosi blucerchiati e l'attenzione degli osservatori di calcio italiano, soprattutto quelli di Inter e Napoli. La Sampdoria lo ha già blindato, riscattandolo dal Padova, e Pirlo ci punta seriamente.

Prima l'errore, poi la redenzione: Pirlo punta forte su di lui

A soli diciassette anni, un mese e tredici giorni, Leoni ha esordito in Serie B contro il Modena, diventando il secondo debuttante più giovane nella storia del campionato. Davanti a lui solo Brayan Gila della Feralpisalò, che aveva esordito all'età di sedici anni e venticinque giorni contro il Parma. Leoni non è nuovo a primati di precocità. Già nella stagione precedente, aveva esordito in Serie C con il Padova a soli sedici anni e tre mesi contro il Novara, dimostrando fin da subito le sue qualità tecniche e la sua maturità in campo.

Il passaggio alla Sampdoria è stato facilitato dal cambio di modulo deciso da Andrea Pirlo, che ha optato per un 3-5-2 dopo aver iniziato la stagione con una difesa a quattro. Gli infortuni di Murru e Alex Ferrari hanno aperto la strada a Leoni, permettendogli di trovare spazio nella formazione titolare. Uno degli episodi più significativi dei suoi primi sei mesi in blucerchiato è stato il match contro il Brescia, terminato 1-1. Nei minuti finali della partita, un malinteso dalla panchina ha portato Leoni in campo al posto di Piccini. Al 94', Adorni ha segnato di testa superando Leoni, causando la perdita di due punti cruciali per la Sampdoria. 

 

In Italia soprattutto, un errore di questo tipo, per un giovane come lui, sarebbe stato un brutto colpo da mandare giù. Nonostante ciò, invece, Pirlo ha mostrato grande fiducia nel classe 2006, rincuorandolo pubblicamente: “Era triste dopo la sfida contro il Brescia, però sono cose che deve imparare a superare dopo le partite. È normale che possa essere deluso ma gli ho detto che non era colpa sua. È un ragazzo talmente bravo che si è fatto scivolare addosso quello che è successo”.

La risposta di Leoni non si è fatta attendere. Solo quindici giorni dopo l'episodio con il Brescia, è tornato in campo come titolare, diventando un punto fermo della difesa della Sampdoria: nessun altro giocatore nato nel 2006 ha giocato più minuti di lui in Italia. Con Leoni in campo, i blucerchiati hanno ottenuto tre vittorie consecutive, sfiorando la promozione in Serie A, sfumata solo ai playoff contro il Palermo.

La sua determinazione e il suo talento hanno convinto la Sampdoria a riscattarlo dal Padova per 1.5 milioni di euro. Ora, con le esigenze finanziarie del club legate all'indice di liquidità e alla ristrutturazione del debito, Leoni rappresenta un asset prezioso anche in chiave mercato. Tuttavia, la Sampdoria, guidata dal direttore sportivo Pietro Accardi, punta fortemente su di lui. Le opzioni di cessione a Inter e Napoli prevedono entrambe che Leoni rimanga a Genova per uno o due anni, continuando il suo sviluppo sotto la guida di Pirlo, che ha deciso di ripartire dalla difesa a tre proprio per valorizzare il giovane talento.

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