Leonardo: "Juventus-Bayern? I tedeschi non partono favoriti. Roma? Può provarci"

Due mesi di pausa e scenari molto diversi rispetto al giorno del sorteggio. Riprende la Champions League, con gli ottavi di finale, e per le italiane c'è qualche speranza in più di andare avanti. Juventus e Roma avranno di fronte Bayern e Real: riusciranno a passare il turno? Domande che tuttosport ha posto a Leonardo. Roma-Real? "Bella sfida: la Roma è in ripresa, Spalletti ha portato fiducia. I giallorossi possono provarci, anche perché non vedo il Real vincente a fine torneo. Saranno due sfide con diversi gol, sono squadre a cui piace giocare. Zidane? Avevo parlato con lui qualche anno fa e avevo capito che la sua strada sarebbe stata quella. Voleva allenare, non si vedeva in ufficio e, come si dice in Brasile, era scritto nelle stelle che il suo legame col Real l'avrebbe portato un giorno su quella panchina".   Juventus-Bayern non più così scontata: "Sicuramente il Bayern non è contento di aver pescato la Juve negli ottavi: i tedeschi non partono favoriti. Penso che la vicenda Guardiola-Ancelotti non incida, però vedo il Bayern meno brillante di un tempo: se con il Barcellona parti perdente, con loro no. Finale?  Perché non una rivincita Juventus-Barcellona? I bianconeri possono ripetere quanto fatto la scorsa stagione e arrivare in finale. Altrimenti, sarà banale dirlo, una fra PsgReal, City e Bayern". Finale a San Siro ma Milan e Inter non hanno neanche disputato l'Europa League: "E’ normale che ci sia un po’ di tristezza, ma è il ciclo della vita. Negli anni ‘60 c’era gloria per entrambi, negli anni ‘70 no e così via. Il Barcellona ha vinto la prima Champions nel ‘92, poi è tornato ad alzare la coppa nel 2006. Rimanere ai vertici non è semplice, ma sono certo che Milan e Inter torneranno su. Una potrebbe essere in Champions già la prossima stagione, anche se corsa al terzo posto con Roma e Fiorentina sarà dura fino alla fine".   Arsenal? Impegno proibitivo contro il Barcellona di Messi e compagni: "Credo che debbano pensare a limitare i danni e concentrarsi, con Chelsea e i due Manchester in difficoltà, a vincere la Premier. Leicester? Una favola bellissima. Sono in testa da inizio campionato e quando tutti dicevano, 'Adesso crollano', loro sono andati avanti a stupire. Ranieri sta facendo un lavoro eccellente". Il Psg, ex di Leonardo, se la vedrà con il Chelsea "E' il nuovo Milan-Barcellona, si incontrano ogni stagione. Sarà la terza volta di fila e per la prima volta il Psg parte favorito. La crescita dei francesi è evidente, hanno acquisito negli anni maturità e consapevolezza, sanno di avere una squadra per vincere la Champions. E poi hanno Ibrahimovic davanti, tanta roba. Il Chelsea si sta lentamente riprendendo, ma quando le cose non girano in campionato, è difficile che in coppa si possa cambiare completamente registro".   Juventus e Napoli dovranno guardarsi dagli assalti alle loro stelle: "Per età e carriera alle spalle, direi che è più facile trattenere Higuain. Pogba è più giovane e ha un mercato ampio davanti. Quanto può valere? Tanto, ma non saprei stabilire un valore. Se qualcuno si innamorerà di lui, allora arriverà la proposta indecente. Higuain il più forte numero 9? E' una bella sfida con Lewandowski e Suarez, ma come si fa a non mettere dentro Ibra? Non è un semplice 9, ma segna quanto un centravanti puro. Poi allargherei la rosa ad Aguero, mi piace molto, mi ricorda Romario. Dybala? L'argentino deve ancora trovare una sua identità. Mi spiego: Neymar all'inizio non sapevi dire se fosse un trequartista, un'ala o una seconda punta. E' cresciuto, ha trovato il suo spazio e ora è uno dei più forti giocatori al mondo. Dybala deve ancora fare questo step: quando la squadra si adatterà a lui e non viceversa, sarà arrivato".   Futuro di Leonardo? L'ex Milan e Inter, tra le altre, ha voglia di panchina: "Adesso però mi sento pronto a rimettermi in gioco. Ho continuato a studiare e aggiornarmi. Forse per l'età che ho credo di poter ricominciare dalla panchina, per il lavoro di direttore avrò tempo più avanti. Club o nazionale? Il lavoro quotidiano è più emozionante".

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