Juve, retroscena Lenglet: “A 18 anni sono stato vicinissimo ai bianconeri”

Oggi è una delle rivelazioni più piacevoli del Barcellona di Valverde. Giovane, ma già una spiccata personalità: Clement Lenglet è uno dei difensori più promettenti della Liga, ma in passato è stato vicinissimo alla Juve. A svelare il retroscena di mercato è stato lo stesso difensore francese al quotidiano spagnolo Perodico: “Dopo aver giocato 10 partite col Nancy la Juve chiamò mio padre perché mi voleva. Sono andato anche io a Torino per vedere il centro sportivo, abbiamo anche assistito alla partita tra Juve e Empoli- svela il francese classe ’95 – Ma in quel momento mi sembrava tutto troppo grande per me. Avevo 18 anni e avevo giocato appena 10 partite in Segunda, in più lì c’erano Chiellini, Barzagli e Bonucci. Firmare per la Juve in quel momento era un grosso rischio”.

Lenglet spiega il motivo del rifiuto ai bianconeri: “Era un rischio sportivo. Economicamente l’offerta era decisamente più vantaggiosa rispetto a quella del Nancy. Ma era un rischio per la mia carriera. Quando non sei pronto non puoi competere ed è difficile poi giocare. La decisione è stata mia, ma presa in accordo con i miei genitori. Sono andato a Torino perché volevo vedere con i miei occhi ciò che la Juve poteva offrirmi. Non si può dire di no ad un club così grande, ma non era il momento per me. Non ho mai avuto rimorsi per quella scelta”. Un bivio nella carriera di Lenglet che lo ha poi portato al Barcellona, società dove potrebbe finire in estate anche il gioiello dell’Ajax de Ligt, che proprio come il francese è stato a Torino, diversi anni dopo, per valutare la proposta dei bianconeri.

Google Privacy