Lecce, Trinchera: "Incontreremo Baroni, vorremmo restasse. Umtiti impossibile da trattenere"

Dopo la fiducia rinnovata da parte del presidente Saverio Sticchi Damiani, Pantaleo Corvino è pronto a programmare il futuro del Lecce insieme al direttore sportivo Trinchera. Nella prossima settimana l'incontro con Baroni per definire la situazione in panchina (leggi QUI i dettagli). I due sono intervenuti in conferenza stampa per chiarire alcuni punti, dalla Primavera al futuro.

 

 

 Lecce, le parole di Trinchera e Corvino

Queste le sue parole: "Come lo scorso anno sarà un'altra maratona, non quella di New York perché c'è un mese in meno, ma sarà comunque lunga e complicata. Quest'anno, sotto la mia responsabilità, ci sarà anche l'Under 18 e non solo la Primavera". E sulle critiche per i tanti stranieri nella Primavera: "C'è stata una narrazione sbagliata per quello che noi facciamo e di come lo facciamo. I problemi della Nazionale non dipendono dalla Primavera del Lecce, la riforma va fatta per le prime squadre. Non si può far passare il messaggio che abbiamo vinto solo per gli stranieri".

In conferenza stampa ha parlato anche il direttore sportivo Trinchera: "Come accade in questi casi, valutiamo in primis la figura centrale di mister Baroni. A stretto giro lo incontreremo. Insieme a lui valuteremo un nuovo percorso insieme perché è ciò che noi vorremmo. Ci sarà un confronto totale con lui su tutto e capiremo se ci sarà il piacere anche da parte sua di andare avanti.  Altrimenti guarderemo oltre". E su Umtiti: "È stata una genialata del mercato estivo scorso, dove grazie anche ai rapporti che aveva il direttore Corvino con il Barcellona e l'agente del calciatore è andata a buon fine. È un calciatore che dopo questa parentesi è impensabile trattenere".

 

Corvino continua: "Ho trovato molto ingiusto il perché ai club viene chiesto di non avere debiti, ma poi si critica una società che ha fatto un lavoro di riequilibrio finanziario. Si fanno le riforme a livello nazionale perché la Primavera del Lecce è piena di stranieri: se pensano che noi dobbiamo solo partecipare con le risorse obbligatorie che è costretto ad avere, allora si sbaglia. Siamo figli di questo territorio, il Salento quando usciamo fuori vogliamo metterlo in evidenza per come facciamo le cose e per come non le facciamo. Lontano da qui non ci vogliono bene e dobbiamo difenderci. Se ne parla poco del Lecce a livello nazionale, si è visto dopo la vittoria della Primavera. ".

 

È intervenuto di nuovo il ds Trinchera: "Tutti siamo sognatori, ma a volte si usano termini eccessivi. In questo modo alteriamo la nostra realtà. Abbiamo fatto un percorso straordinario: il presupposto è di andare in linea con quanto fatto fin qui, con le nostre idee e rapporti. Quando si parla di essere competitivi dopo la vittoria della B e una salvezza incredibile, non significa alzare l'asticella. Dobbiamo sempre tenere sott'occhio ciò che siamo". E sul mercato: "Per Colombo il Milan ha esercitato il controriscatto, mentre per Falcone c'è stato solo l'esercizio del riscatto e siamo in attesa. Per Pongracic non abbiamo esercitato il diritto di riscatto, ma abbiamo le idee chiare e faremo le nostre mosse successivamente".

Il responsabile dell'area tecnica del Lecce conclude: "Non si può cambiare il sistema dicendo che il Lecce vince un titolo italiano con 11 stranieri. La nostra è una società seria, paghiamo con i conti a posto e sotto la luce del sole. Se avessi trovato le potenzialità migliori che ho dovuto trovare per esaltare il mio territorio in giro per l'Italia, mi sarebbe costato meno. Trovare gli stranieri è ancora più difficile. Significa che c'è aridità qui, non è che a Corvino piacciono gli stranieri. Non sapevate neppure dove giocava la Primavera: oggi dopo due anni ci sono mille-duemila persone. Queste sono le soddisfazioni del Lecce".

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