Lecce, Corvino: "Futuro Baroni? Ho già detto che non rispondo"

Dopo una seconda parte di stagione sofferta e complicata, il Lecce è riuscito a conquistare una rocambolesca salvezza. Decisivo è stato il rigore trasformato da Colombo a Monza, dopo una maratona di 111 minuti di gioco. Una vera e propria liberazione per i tifosi salentini, che spesso e volentieri hanno contestato gli uomini di Barloni nel corso dell'anno. Terminata il campionato giallorosso, il responsabile dell'area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa per fare un bilancio di stagione.

 

 

La conferenza stampa di Corvino

Pantaleo Corvino ha dato inizio alla conferenza stampa, facendo un riassunto degli ultimi mesi: "Da febbraio a oggi ho parlato poco, abbiamo preferito restare vicino ai calciatori. Siamo qui per fare un bilancio e delle analisi. Sono stato chiamato da Sticchi Damiani due anni e dieci mesi fa, mi ha voluto insieme ai suoi soci. Sia loro che il presidente mi sono sempre stati accanto e li ringrazio per avermi concesso un ultimo viaggio nel mio territorio. Ho declinato altre possibilità e ho rinunciato anche a un contratto che avevo con un altro club".

  

 Corvino ha poi proseguito: "Sono partito da solo, mi ha supportato Trinchera in corsa. Quando sono arrivato, il presidente mi ha chiesto di raggiungere come primo obiettivo quello di risanare le finanze del club; il secondo era di raggiungere possibilmente qualche obiettivo sportivo. Io però non potevo pensare solo al risanamento finanziario: potevo fare questo e avrei timbrato il cartellino, avrei fatto con le mie capacità quello che si poteva e nessuno avrebbe potuto dirmi nulla. Non potevo accettare l'idea di raggiungere solo possibilmente qualche risultato sportivo. Poteva pensarlo un altro, ma io sono andato oltre e mi sono detto: torno nel mio territorio, sono qui perché per portare il Lecce dove l'ho lasciato, sia con la prima squadra, sia con la Primavera. Chi mi critica è sangue del mio sangue e farò di tutto per fargli cambiare idea".

 

 

Il direttore ha poi risposto alle domande dei giornalisti, una su tutte riguardante il futuro di Marco Baroni: "Su di lui ho già detto che non rispondo, se ne parlerà domani".

 

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