Dal Carpi al... Carpi, con la A in testa: il Lecce e Falco in cerca di riscatto
Destini confliggenti che si continuano a incrociare, due ragazzini con il pallone sotto braccio che adesso sono diventati grandi. Una partita diversa dalle altre che ora torna attuale, due epoche quasi opposte a farle da contorno: un ritorno al... futuro, in un certo senso, con la speranza di riuscire a prendersi la tanto attesa rivincita.
Marco Bleve e Filippo Falco aprono timidamente il loro album dei ricordi, ripercorrendo a malincuore il primo incubo della loro carriera. Era il 16 giugno del 2013 e il Lecce dei Tesoro, guidato da Gustinetti e reduce da una stagione di continui alti e bassi, fallí l’obiettivo-promozione, condannandosi con le proprie mani ad altri cinque logoranti anni in Serie C.
La finale playoff contro Giacomazzi e compagni la vinse il Carpi di Brini, trascinato da Kabine sia nella gara d’andata che al ritorno al Via del Mare. 12mila spettatori increduli, una squadra di provincia che piangeva di felicità: in Serie B, d’altronde, c’era posto soltanto per una delle due.
Il prossimo sabato, a quasi sei anni di distanza da quell’ultima volta, Fabrizio Poli e compagni, nel frattempo promossi in Serie A e poi retrocessi in B, torneranno a giocare nella casa dei giallorossi. La posta in palio è di nuovo altissima, i senatori nello spogliatoio del Carpi sono sempre gli stessi: Poli, Concas, Pasciuti. Letizia e Gagliolo si sono persi per strada, ma lo zoccolo duro è ancora invariato.
Diversa è la storia in casa Lecce, dove sono rimasti - o meglio, tornati - soltanto Bleve e Falco, ora un po’ cresciuti e pronti a caricarsi i giallorossi sulle spalle. Lecce-Carpi sarà la loro partita, adesso non si può più sbagliare.
In quel doloroso giorno di sei anni fa, Pippo e Marco avevano rispettivamente 21 e 17 anni. Il primo, rientrato dall’esperienza in prestito al Pavia, era come il dodicesimo uomo dei giallorossi, sempre pronto a entrare a partita in corso al posto degli intoccabili Jeda, Foti e Chevanton. Contro il Carpi, nel 2013, scese in campo dal primo minuto e ci rimase per oltre un’ora di gioco.
Il secondo, promettente numero 1 della formazione Primavera nella stagione precedente, era in panchina in qualità di vice-Benassi. Di lì a poco, in ogni caso, sarebbe stato lanciato titolare tra i pali del Via del Mare, per poi andare a fare esperienza in prestito e tornare in giallorosso dopo la promozione in Serie B.
Poco più che bambini all’epoca, adesso li attende un ruolo da protagonisti: contro il Carpi, con La Mantia e Vigorito squalificati, per entrambi ci dovrebbe essere posto in campo dal primo minuto. Raccogliere tre punti contro i biancorossi sarebbe fondamentale, tanto per riscattarsi dallo scivolone di Cremona quando per portarsi avanti nella lotta promozione, in attesa di conoscere il risultato finale di Benevento-Palermo in programma per la sera successiva.
Da un lato la Serie A, nella testa di Mancosu e compagni, dall’altro la permanenza in Serie B come priorità per Poli & Co. Il loro Carpi è penultimo in classifica e a -5 dalla zona playout. Sei anni fa si contendevano la Serie B, oggi Lecce e Carpi lottano per obiettivi diversi.
I ricordi di quella partita rimangono indelebili nella mente dei tifosi giallorossi: la sassata di Bogliacino a due minuti dal fischio d’inizio, il pressing del Carpi che si faceva sempre più insistente. Il gol di Kabine a far crollare un sogno, l’invasione di campo da parte di decine di supporters nel post partita: rabbia e delusione, quel giorno, dominavano il Via del Mare.
Quello di oggi è tutto un altro Lecce. Entusiasmo e bel gioco sono la ricetta quotidianamente riproposta da Liverani, la Serie C è diventato solo un brutto ricordo, accantonato il 26 aprile dello scorso anno. All’esperienza di Giacomazzi, Jeda, Chevanton, Esposito e Bogliacino è subentrata l’ambizione di Mancosu, Tabanelli, Palombi e La Mantia, per la prima volta protagonisti indiscussi in un campionato di B.
Una promozione in palio, proprio come l’ultima volta, Falco e Bleve in cerca di riscatto: dal Carpi al... Carpi, il Lecce può svoltare una volta per tutte.