Saponara da wow, un lampo di tacco acceca la Lazio

Il gol di Saponara sta tutto lì, nel silenzio che precede il “wow”. Nell'incredulità di chi lo vede, lui che esulta insieme ai tifosi e non si rende neanche conto: “Che è successo?”. Finisce 2-2 ma per la Samp è una vittoria, per la Lazio una sconfitta. Saponara salta un metro e la mette di tacco, all’improvviso e al 99esimo. Il gol più tardivo di tutta la storia della Serie A. Wow: “Ho calciato a occhi chiusi”. Comprensibile.

Il lampo prima del tuono, il “botto” che stavolta fa rumore e scuote la Lazio, la riporta sulla terra, quarto pareggio di fila e cinque gare senza vittoria. Una “Ferrari ingolfata”, dicono. Non a pieni giri, veloce come dovrebbe, ma dopo cinque giorni di ritiro non è ancora pronta. Esce sul circuito, fa qualche giro e poi torna ai box. Non ci siamo ancora.



Lotito chiude gli occhi al rigore di Immobile e li riapre qualche istante dopo, quando Saponara fa una magia e ipnotizza i suoi. Forse era meglio tenerli chiusi. Prima Quagliarella, poi “Ricky” al fotofinish, un’altra “lucida follia” per Giampaolo e i suoi ragazzi. L’esultanza rabbiosa della moglie di Inzaghi resta strozzata, a metà. Saponara cancella il sogno biancocelesti e ne realizza uno suo, perché un gol così lo immagini da bambino quando giochi a fare il grande nei cortili, magari con la 10.




Lui indossa la 5 e se la leva subito dopo aver segnato, di getto e di rabbia, incredulo anche lui: “Sono andato sotto la curva, i tifosi mi hanno preso anche le mutande!”. Un pareggio che vale oro, Giampaolo sorride e ringrazia il solito Quagliarella, 135 gol in Serie A, il miglior marcatore italiano in attività, autore dell’1-0. Un evergreen, uno che metteresti sempre e comunque. 8 gol in campionato, il sesto alla Lazio in carriera, forse la squadra del destino: Fabio ha esordito in Serie A il 14 maggio del 2000, il giorno in cui Simone Inzaghi festeggiava lo Scudetto in un Olimpico strapieno.

Era un Torino-Piacenza come tanti, Saponara ancora un bambino. Oggi Fabio ancora qui, a caccia del suo sogno, ha segnato gol bellissimi e insegue il suo preferito: “La mia rete ideale sono io che parto da centrocampo e scarto tutti, la cosa mi stuzzica”. Di tacco ha già segnato (quest’anno contro il Napoli), ora tocca a Saponara. Seconda rete in Serie a dopo quella contro il Milan, l'inizio di una rinascita scritta nei lampi. E nei tacchi. Silenzio, boato, sipario. Wow.

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