Lazio, prove di 3-5-2: Felipe Anderson “on fire” con 5 gol
Com’è che si dice? “On fire”. Ergo: in forma. Un nuovo per dire che un giocatore è “in palla”. Parliamo di… Felipe Anderson. Lui, il brasiliano che per qualcuno è “mister discontinuità”. Parte dietro a Immobile in partitella e segna 5 gol, più 4 assist per i compagni. Diretti e precisi. “On fire”. L’avevamo accennato prima. Felipe parte bene, strappa tanti applausi. Pragmatico, concreto: Inzaghi prende appunti. Primi test, prime sgambate da ritiro e primissimi segnali. Simone Inzaghi ha un’idea: il 3-5-2. Già visto contro la Roma, nei derby di Coppa e con la Juve. Un progetto tattico che vede il brasiliano protagonista, sia a tutta fascia – come quest’anno – che in avanti e dietro la punta, con Ciro Immobile. Un regista, due mezz’ali. Punte velocissime.
“E a destra?”. Spazio ad Adam Marusic, l’unico volto nuovo del ritiro della Lazio appena preso dall’Oostende per 6 milioni e mezzo. Un investimento per il futuro. I tifosi lo studiano: lui è appena arrivato, deve ambientarsi, conoscere i compagni. Intanto si piazza a destra ed è ordinario. Non strafa. Ogni tanto punta l’uomo sfoggiando corsa e rapidità. Si farà vedere. “Altro?”. Luis Alberto viene provato regista stile Biglia, i giovani scalpitano in attesa di una chance in prima squadra (Ikonomidis, Rossi, Guerrieri e Palombi, che a breve rinnoverà il contratto fino al 2022). Infine, quel 3-5-2 che Inzaghi sta provando fin dal primo giorno allo Zandegiacomo di Auronzo. Lungolago. Dove l’anno scorso i tifosi annullavano le prenotazioni per il “no” del Loco e non c’era un minimo di entusiasmo. Tutto diverso ora. Auronzo strapiena, 10mila persone in arrivo. La Lazio è cambiata, Inzaghi pure. Road to 3-5-2.