Lazio-Napoli, Spalletti: “Staccato la spina? No, sono io la corrente”
Il crollo contro il Barcellona alle spalle, il Napoli vuole provare a chiudere il capitolo europeo tuffandosi nuovamente nel campionato.
Dalla sfida in casa della Lazio viene fuori l’ennesima occasione della vetta. “Andiamo a Roma con fiducia, abbiamo una chance che ci dobbiamo giocare” ha detto Luciano Spalletti, oggi in conferenza stampa prima della partenza per la Capitale.
Le parole di Spalletti
“Conosciamo le difficoltà e sappiamo anche che le risposte le abbiamo dentro. Tutto dipende ancora da noi. Abbiamo staccato la spina? Assolutamente no, sono io il generatore di corrente e sono ancora acceso”.
Ma cosa si è spento contro il Barcellona in Europa League? “C’è delusione perché con il Barcellona non siamo stati all’altezza di noi stessi, e questa cosa mi dà fastidio. Abbiamo un’identità, il nostro gioco ci ha dato delle soddisfazione ma non può prescindere dalla nostra qualità: se la qualità viene meno è come un boomerang che ci torna addosso e possiamo fare brutte figure” ha spiegato il toscano.
Osimhen c'è, rientra anche Lobotka
La testa è già a Roma, una sfida che vivrà anche delle tante assenze da una parte e dall’altra. “Osimhen sta molto meglio rispetto alle ultime partite. Lobotka lo portiamo con noi a Roma, ma non credo parta dall’inizio, oggi si è allenato con la squadra e anche in parte da solo. Lo valuteremo con calma anche domani insieme allo staff medico” ha spiegato Spalletti.
Il toscano si ritroverà di fronte l’ex azzurro Sarri: “Lui ha fatto giocare il Napoli come nessuno, per quelli che c’erano il ricordo tornerà in superficie. Ma ora è un avversario e la Lazio sa giocare un ottimo calcio, dobbiamo essere una squadra vera e non possiamo nasconderci. Non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo e alle nostre spalle gli avversari sono vicini. Dobbiamo vincere più partite possibili e restare con le prime. Dobbiamo restare agganciati alla possibilità di regalare una felicità indimenticabile ai nostri tifosi. Siamo a un bivio: dobbiamo scegliere se essere dimenticati o restare nella testa di tutti come degli eroi”.