Inzaghi: "Gasperini contesta i rigori? No, sono netti. Immobile leader"
Lazio a due volti, come l'Atalanta e in modo opposto all'Atalanta. Dopo la pausa per le nazionali, la Serie A torna in campo col botto: da 0-3 a 3-3 all'Olimpico, in una partita che per i biancocelesti sembrava persa con largo anticipo. "Ma io penso che in questi quattro anni si sia visto il carattere della squadra", ha commentato Inzaghi al termine del match.
"Penso che l'andamento della gara sia stato chiaro: nel primo tempo l'Atalanta ha dominato in lungo e in largo, nel secondo lo ha fatto la Lazio. Abbiamo rischiato su una ripartenza, ma penso sia un risultato giusto. Adesso vogliamo migliorarci ancora di più". Ma come si spiegano i 45 minuti di ritardo con cui è entrata in campo la squadra? "Noi ci abbiamo messo del nostro", ammette l'allenatore, "ma onore all'Atalanta. Probabilmente avremmo dovuto metterci da subito l'aggressività che abbiamo messo nel secondo tempo".
Sui rigori pesantemente contestati da Gasperini, Inzaghi invece non è d'accordo: "Sono stati entrambi netti, episodi nemmeno da discutere. Gasperini è un allenatore che stimo tantissimo, ma si era già lamentato in finale di Coppa Italia. Penso che in questa partita la gente si sia divertita, probabilmente io e lui un po' meno".
Al fischio finale era arrivato il mea culpa di Immobile ("Abbiamo fatto pena nel primo tempo, noi vecchi dobbiamo fare di più"), sempre più decisivo con una pesantissima doppietta dal dischetto. "Ciro si è preso una giusta assunzione di responsabilità", spiega Inzaghi. "Ma non sono stati i cambi a fare la differenza quanto la mentalità della squadra. La partita era stata preparata molto bene ma nel primo tempo non abbiamo seguito il copione. Poi abbiamo avuto una grande reazione: Immobile è un trascinatore, io parto sempre dal presupposto che i nostri attaccanti devono sempre darci tantissimo".