“L'Arezzo non muore”. L'iniziativa di Orgoglio Amaranto: tifosi e imprenditori uniti per il club

“L'Arezzo non muore”. E già questo dice tutto. Mosso dalla voglia e dalla necessità di non veder soccombere il club, il comitato Orgoglio Amaranto ha promosso e presentato oggi questa iniziativa per consentire alla squadra di terminare comunque la stagione, una volta riconosciuto e concesso l'esercizio provvisorio (affinché poi il curatore possa procedere con un'asta competitiva).

Nella sala stampa dello stadio 'Città di Arezzo', Roberto Cucciniello (S.L.O. U.S.Arezzo), Duccio Borselli (Presidente Orgoglio Amaranto), e Stefano Brandini Dini hanno reso note le modalità – oltre che le finalità – di questa sottoscrizione popolare. Sono chiamati a raccolta i cittadini di Arezzo, grandi e piccoli imprenditori, i tifosi, le aziende aretine, i commercianti e tutti coloro che vogliono aiutare il club a garantire le spese di sovvenzione per la prima squadra ed il settore giovanile. E' stato aperto un conto corrente sul quale poter versare un importo a propria scelta (da 100 a 1000 euro) per dare, fin da oggi, un contributo concreto per la causa amaranto. “Si tratta di un atto d'amore per uscire da questa situazione drammatica”. Un'operazione condivisa da Orgoglio Amaranto e dall'amministrazione comunale che avrà il compito di interloquire con gli investitori più importanti che inevitabilmente affronteranno uno sforzo economico più elevato.

Insomma, mai come oggi dal cuore amaranto della Toscana arriva un messaggio forte e chiaro. Nel momento più difficile, la compattezza e la generosità sono i requisiti più importanti per andare avanti. Uniti e vicini, solo così “L'Arezzo non muore”.

Foto: U.S. Arezzo (via Facebook)

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