La storia di Sebastián Carrera, in corsa per il premio di miglior tifoso

Come ogni anno, in occasione della cerimonia dei premi “The Best”, la FIFA premierà i migliori calciatori e allenatori che si sono distinti nella stagione passata. Inoltre, il prossimo 24 settembre a Londra riceverà un premio anche la miglior tifoseria. Tra le quattro scelte per la fase finale di questo premio ci sono i peruviani, i giapponesi e i senegalesi oltre a… Sebastián Carrera. Un uomo solo (non ancora al comando, ma potrebbe diventarlo con i voti che arriveranno attraverso il sito della FIFA nelle prossime settimane) capace di meritare lui da solo una nomination.


A colpire la giuria, che ha deciso di premiare la passione dei peruviani durante i mondiali in Russia e il senso civico di senegalesi e giapponesi - le cui immagini mentre ripulivano lo stadio dai loro rifiuti alla fine della partita hanno fatto il giro del mondo - è stato anche Sebastian. Lo scorso anno percorse 1.500 km per seguire la sua squadra (il Deportes de Pietro Montt) per ritrovarsi poi da solo sulle tribune, unico ad accompagnare il suo amato club. La squadra di casa dovette addirittura aprire l’intero settore ospiti solamente per lui.



La sua storia divenne nota, tanto che il club del suo cuore si preoccupò di regalargli viaggi in aereo per seguire tutte le gare in trasferta della squadra; quelle immagini a Conquimbo, con Sebastián solo e senza seguito ma non per questo meno trasportato dall’amore per la sua squadra, sono arrivate fino alla FIFA. Solo sulle gradinate dello stadio mentre rincorre il suo amore, solo anche contro le tifoserie di Senegal, Giappone e Perù in corsa per il premio The Best. Anche Arturo Vidal, cileno come lui, ha voluto congratularsi per questa nomination, in attesa di sapere se sarà lui ad aggiudicarsi il premio nella serata del 24 settembre. Lui, il “tifoso solitario” più innamorato e fedele alla sua squadra.


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