La sfida salvezza con Zenga, il Grifone un girone dopo e le polemiche post derby: Ballardini alla vigilia di Genoa-Crotone
Tornare a vincere, chiudere il discorso salvezza e iniziare a programmare il futuro: eccoli menu e obiettivi dei novanta minuti del Ferraris di casa Genoa, che a Marassi domani affronterà il Crotone nel delicato e importantissimo match con vista salvezza. Gara che l’allenatore rossoblu Davide Ballardini, a poco più di ventiquattr’ore dal fischio d’inizioe un giro one dopo il suo ritorno, dalla sala stampa del Signorini di Pegli ha introdotto così.
“Da Crotone a Crotone com’è cambiato il Genoa? Intanto è cambiata la classifica, come giocatori più o meno siamo gli stessi. Tutto quello che è stato fatto ce lo siamo guadagnato con tanta fatica, allenamento e serietà. Migliorate le due fasi? Credo di sì, poi ci sono partite dove riesce meglio e altre dove lo fai meno bene, ma la costante nelle partite fatte è stata la disponibilità, le grandi motivazioni, l’approccio alla partita è sempre avvenuto nel modo giusto. Se mi aspettavo un girone dopo di essere con questa classifica? No, perché il Genoa in diciannove partite ha fatto partite straordinarie e proprio perché le ha fatte pretendiamo che le faccia anche da qui alla fine”.
Dal Genoa rinato con Ballardini al Crotone passato da Nicola a Zenga. “È una squadra che ha ben chiaro nella testa quello che deve fare, sono abituati a faticare e soffrire, sanno che il loro campionato è questo, di grande tenuta di nervi, sono preparati e consapevoli del fatto che le difficoltà le possono superare: sono molto bravi in questo, andiamo ad affrontare una squadra che è consapevole di dover ogni giorno superare difficoltà e spesso ce la fanno. A questo punto del campionato cosa significherebbe battere il Crotone? I punti diventano sempre più pesanti e la risposta l’avete già: i punti in palio ora sono sempre più importanti”.
Dall’importanza del match all’undici anti Crotone. “Bertolacci ha detto che dobbiamo essere meno remissivi? A Bertolacci lo hanno fatto dire, noi siamo ben contenti di quanto abbiamo fatto fino ad ora: ci sono state partite dove abbiamo tolto un centrocampista e un attaccante, altre dov’è abbiamo tolto un centrocampista e messo un centrocampista offensivo, mi risulta che Rigoni qui prima facesse il finto attaccante, quindi basta con queste cagate”. Capitolo infermeria. “Non lo so come stiamo, valutiamo oggi sia Spolli, Bertolacci, Rosi, Perin, Taarabt che ha avuto qualche giorno di febbre ed El Yamiq che è rientrato ieri. Speranze di recuperare qualcuno? Si, vedremo tra oggi e domani chi ci sarà o meno. Galabinov pronto dall’inizio? Si è allenato tutta la settimana, ha più minuti nelle gambe e ancora di più rispetto a prima è pronto per giocare. Veloso? Ha fatto tutta la settimana con la squadra, oggi farà un allenamento più pesante perché ne ha bisogno e valuteremo se convocarlo o meno, ma è molto vicino al rientro completo”.
“Cosa chiederò ai miei ragazzi per domani? Nulla, chiederò il solito. Il Genoa è una squadra che ha dimostrato tanto, tra tutte le difficoltà che ogni volta si presentavano: i ragazzi tante volte sono stati bravissimi ad affrontarle e spesso sono stati premiati. Si deve continuare a fare quello che si è fatto fino ad adesso, la fortuna è che sappiamo bene come affrontare la gara, non c’è bisogno di dire molto ma di allenarsi e fare fatica: mettersi a disposizione del compagno, perché il nostro calcio è questo”.
Sulle polemiche post episodio della sedia della Samp al Derby, con Ballardini che non si è seduto perché marchiata dal Doria per la conferenza: “Non me le aspettavo, la Sampdoria è una società bravissima che ha dimostrato in tante occasioni di poter fare bene il suo mestiere, quindi complimenti a loro: hanno la loro storia e tifosi innamorati di quei colori. Io dopo tre volte che sono qui mi tengo affetto, colori, storia, sofferenze, piacere e gioia di allenare il Genoa. In quattro derby non mi era mai capitato di sedermi su di una sedia della Samp, tutto qui. Se mi sono sentito più benvoluto dai tifosi dopo questo episodio? Qui per me tu non ti guadagni stima e affetto perché non ti siedi su di una sedia: io credo che chi vuole bene al Genoa mi apprezzi e mi voglia magari anche bene perché mi riconosce dei meriti come persona e per il lavoro che svolgo. Credo che i tifosi del Genoa vadano ben oltre queste cose qui”.