La saga di Argentina-Nigeria
Una storia lunga 24 anni. Che magari non avrà il fascino e l'epicità di una sfida contro il Brasile o l'Uruguay, né di una partita contro una big europea. Ma che sta assumendo sempre più i contorni di un clásico. Stiamo parlando di Argentina-Nigeria, che stasera si affronteranno per l'8^ volta in competizioni ufficiali dal 1994: sarà la 5^ ai Mondiali, più una sfida in Confederations Cup e due alle Olimpiadi. E no, non sempre l'Albiceleste ha avuto vita facile contro le Super Eagles, anzi. Alla storia di questo confronto, per i sudamericani, è legata anche una sorta di maledizione: da quando ha incontrato la Nigeria per la prima volta, l'Argentina non ha più conquistato un trofeo con la nazionale maggiore; e ogni volta che l'ha incontrata ad un Mondiale non lo ha mai vinto. Questa sera a San Pietroburgo l'ennesimo atto: per Messi l'ultima chiamata da Russia 2018 e l'occasione per sfatare questo tabù, per i nigeriani l'opportunità di entrare ancora di più nella storia. Ripercorriamo la cronologia di questi incontri: in principio fu Usa '94:
Argentina-Nigeria 2-1, USA '94 (Mondiali)
La Selección trovò le Super Eagles a Usa ’94. Il 2-1 albiceleste con la vittoria di Maradona su Okocha nel confronto tra numeri 10 venne cancellato dalla positività al doping del Pibe, una specie di condanna all’eliminazione, che arrivò infatti agli ottavi di finale contro la Romania.
Argentina-Nigeria 0-0, Arabia Saudita (Confederations Cup/Coppa Re Fahd)
Uno 0-0, nel 1995, bastò all’Argentina nella fase a gruppi della Confederations Cup, che si chiamava ancora Coppa Re Fahd. L’Argentina aveva vinto la prima edizione, e con quel pareggio si qualificò per la finale contro la Danimarca: una finale persa.
Nigeria-Argentina 3-2, Atlanta '96 (Olimpiadi)
Nel 1996, ai Giochi Olimpici, l’Argentina guidata da Crespo, capocannoniere del torneo, sfidò in finale proprio la Nigeria. In rimonta e con il gol di Amuneke a tempo scaduto gli africani vinsero 3-2. Crespo mise via la medaglia d’argento, dando inizio a una moda che oggi è emulata da quasi tutti i calciatori che perdono una finale.
Argentina-Nigeria 1-0, Giappone&Corea 2002 (Mondiali)
Nel 2002 la Selección di Bielsa era tra le favorite per conquistare il Mondiale in Corea del Sud e Giappone. E l’esordio vincente contro la Nigeria, grazie a un gol di Batistuta, fece sperare in un percorso trionfale. Ma incredibilmente l’Argentina venne eliminata nella fase a gruppi di quel Mondiale da Svezia e Inghilterra.
Argentina-Nigeria 1-0, Pechino 2008 (Olimpiadi)
Nel 2008 un gol di Di María alla Nigeria nella finale di Pechino fece conquistare l’ultimo titolo della sua storia alla Selección: l’oro olimpico che vendicò la sconfitta del 1996, il secondo consecutivo per l’Albiceleste.
Argentina-Nigeria 1-0, Sudafrica 2010 (Mondiali)
Due anni dopo, nel 2010, Maradona incontrò nuovamente la Nigeria, in Sudafrica. L’Argentina vinse 1-0, Enyeama negò il gol a Messi con parate stellari, e la squadra, stavolta, passò la fase a gironi, per poi naufragare contro la Germania ai quarti.
Argentina-Nigeria 3-2, Brasile 2014 (Mondiali)
In Brasile, nel 2014, Nigeria e Argentina si sfidarono ancora. Fu decisivo Rojo, un ragazzo che da giovanissimo, nell’Estudiantes, lustrava le scarpe di Verón: la Bruja commentò dicendo che non poteva credere che uno che gli aveva lustrato le scarpe fosse riuscito a far gol in un Mondiale, mentre lui non ce l’aveva mai fatta. Finì 3-2, con doppiette di Messi e Musa. Furono gli ultimi due gol della Pulga ai Mondiali, poi persi in finale contro la Germania.
In collaborazione con Tre3Uno3.