La risposta di San Marino a Müller: "Cari tedeschi, il calcio non è di vostra proprietà ma di chi lo ama"

"Partite come quella contro il San Marino non c'entrano nulla col calcio professionistico. Non capisco il senso di partite così impari come queste, a maggior ragione con un calendario così fitto. Capisco che per loro è particolare giocare contro i Campioni del mondo, capisco anche che si possano difendere solo con interventi duri. Proprio per questo però mi chiedo se queste non siano partite che portano a rischi inutili". E se la Germania sul campo ha vinto, battendo San Marino 8-0 nella partita valida per il gruppo C delle qualificazioni mondiali, Thomas Müller e Karl-Heinze Rummenigge con queste parole hanno perso. Lo hanno pensato in molti e il pensiero è stato esplicitato dal responsabile dell'ufficio stampa di San Marino, Alan Gasperoni, che con un post su Facebook ha risposto ai tedeschi, elencando 10 motivi per i quali la partita San Marino-Germania è stata invece molto utile. Per la cronaca, Müller non è riuscito a segnare e Gasperoni gliel'ha ricordato: "Non dire che non ti sei incazzato quando Simoncini ti ha negato l’ingresso tra i marcatori…"

"Il calcio non è di vostra proprietà - ha proseguito Simoncini - ma è di tutti coloro che lo amano tra i quali, che lo vogliate o no, ci siamo anche noi. Esistono ancora ragazzi che inseguono i loro sogni e non i vostri assegni. Voi tedeschi non cambierete mai, la storia non vi ha insegnato ancora che prepotenza non è sempre garanzia di vittoria. Caro Müller, questa partita è servita ad un paese grande come un settore del tuo stadio di Monaco ad andare sui giornali per un buon motivo, perché una partita di calcio è sempre un buon motivo; è servita al tuo amico Gnabry per esordire in Nazionale e segnare tre gol; è servita a qualche sammarinese un po’ triste per ricordarsi che abbiamo una Nazionale vera". E con un pizzico di ironia la lettera si chiude così: " Questa partita è servita a farmi capire che anche se vestite il modello più bello di divise dell’Adidas sotto sotto siete sempre quelli che mettono i calzini bianchi sotto i sandali!". Chissà se Müller e i tedeschi la leggeranno. Probabilmente capirebbero che mancare di rispetto ad un avversario largamente inferiore è il modo più efficace per mancare di rispetto a se stessi.

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