La firma a luglio, oggi l'addio. Getafe, la curiosa storia di Alanìs

Arrivare, presentarsi e... salutare. No, non dopo una stagione o due. 46 giorni, tanto è passato dalla firma del contratto con il Getafe da parte di Oswaldo Alanìs al suo saluto al club spagnolo che ha esordito nella Liga con una sconfitta contro il Real Madrid. Il difensore messicano, classe 1989, aveva lasciato a luglio il Sudamerica per affrontare la sua prima grande avventura in Europa. Un sogno, conquistato con anni di battaglie con Estudiantes e Tecos prima, con Santos Laguna e Chivas poi. Infine il passaggio al Getafe per una cifra vicina ai 2 milioni e mezzo.

E' il 5 luglio scorso quando il difensore messicano si trova a firmare un accordo di due anni con il suo nuovo club. Ma oggi, cioè dopo appena 46 giorni, ecco il comunicato: "Alanìs e Getafe FC raggiungono un accordo per il quale il giocatore smette di appartenere alla società - si legge sul sito - noi del Getafe gli auguriamo il meglio nella sua nuova carriera sportiva ".

Una doccia gelata per lui, dunque. All'origine di tutto, a quanto pare, la poca convinzione da parte dell'allenatore José Bordalàs, che non lo ha mai stimato: "Non è il profilo di giocatore che stavo cercando - ha ammesso nel dopo partita del Bernabeu - continuerà ad allenarsi con noi prima che la società riesca a trovargli una nuova sistemazione". Insomma, è già il momento di dirsi addio, complici anche gli arrivi di altri giocatori nel suo ruolo come i vari Miquel e Cabrera. Tutto breve ma intenso, forse. Nemmeno la possibilità di godersi il Bernabeu per il povero Oswaldo, che adesso dovrà trovarsi un'altra sistemazione.



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