Kroos: "E' stato più difficile annunciare il ritiro ad Ancelotti che a mia moglie"

Sono passati ormai tre mesi da quando Toni Kroos ha calciato per l'ultima volta un pallone da calciatore professionale. Era Spagna-Germania, valida per l'europeo. Adesso, il tedesco, in una lunga intervista rilasciata a MARCA, ha ripercorso la propria carriera, rilasciando qualche retroscena.

 

 "Sto molto bene. La vita certo è diversa, ma sto bene, sono felice. Ho progetti interessanti". Così Kroos ha voluto parlare della sua nuova vita. Una scuola calcio, nuovi progetti, una fondazione. "Ma non ho mai smesso di fare sport! Dal termine dell'Europeo forse è capitato due, tre volte. Tennis, Corro, faccio di tutto".

 

 Quindi, il centrocampista ha risposto alla domanda se è stato più difficile annunciare il ritiro a sua moglie o ad Ancelotti: "Non è stato difficile con mia moglie. La decisione è stata congiunta. Parlavamo di questo da mesi. A mio figlio è costato di più. Ma è stato difficile annunciarlo a Carlo! Sperava di vedermi continuare, abbiamo un'ottima relazione. E' stato il mio primo allenatore qui. C'è rimasto un po' male. Ma non è stato un momento facile nemmeno per me".

 

 Sui compagni invece: "L'ho detto uno a uno. Li ho voluti informare personalmente. Non volevo che sapessero la notizia prima da un gornale". Su un possibile ritorno: "Non faccio passi indietro. Il mister mi disse: "Sei tedesco, non c'è niente da fare, vero?". Ci hanno provato a convincermi. Ma sapevano che non avrei desistito".

 

 

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