Kouamé: "Commisso? Subito una buona impressione. Inter? Nessun rimpianto"
Ancora non ha esordito con la maglia della Fiorentina ma la pausa forzata del calcio per l'emergenza Coronavirus gli sta permettendo di recuperare comunque senza perdere gare. Lo scorso novembre Christian Kouame si è rotto il crociato ma il sorriso non l'ha mai abbandonato.
A gennaio, il trasferimento dal Genoa alla Fiorentina. Poteva finire in Inghilterra, al Crystal Palace, ma l'infortunio ha cambiato i piani di mercato del club inglese che era pronto a pagarlo 20 milioni. Alla fine, la Viola che l'ha portato a Firenze per una cifra di poco superiore alla metà di quanto offerto dagli inglesi.
Una città di cui la fidanzata di Kouamè si è innamorata al primo viaggio, un amore nato al primo giro nel centro storico. Ora è casa loro.
"A Milano per la firma ho incontrato Joe Barone, mi disse che il presidente voleva salutarmi. Quindi ho parlato con Commisso, mi ha fatto subito una buona impressione. Lui c'è sempre, mi ha chiamato per chiedermi come stavo. Anche la prima volta che ci siamo incontrati me l'ha chiesto. Gli ho risposto che ero al 70% e lui ha sorriso".
Nato ad Abidjan, ivoriano come Gervinho e l'idolo Drogba, poi l'arrivo in Italia: "Le prime sensazioni sono state buonissime, ho trovato persone che mi hanno accolto come un figlio dal primo giorno che sono arrivato qui. Li ringrazierò per sempre.
Quando mi hanno detto che potevo venire, dopo un torneo ad Abidjan, ho risposto subito 'sì' ma non ci credevo. Poi abbiamo chiesto il visto, me l'hanno dato e finalmente ci ho creduto".
Il Prato è stata la prima squadra, poi una breve parentesi all'Inter ma Kouamè non ha rimpianti: "No, non era il momento. Prima di andare a Cittadella aspettavo la chiamata dell'Inter. Non è andata così però. Ho saputo che i nerazzurri mi rivolevano all'ultimo ma a quel punto il Prato aveva dato la parola al Cittadella".
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