Kolarov, Ibra e gli altri precedenti: quando con i tifosi è un odi et amo...

strong>Aleksandar Kolarov, ma non solo. Un inchino da parte del serbo, un dito alla bocca per tanti altri: "E adesso, chi ha ragione?". L'esultanza scelta ieri sera dal terzino della Roma dopo aver segnato il 3-0 contro il Chievo ha lasciato spazio a varie interpretazioni. Tentativo di riappacificarsi con i tifosi giallorossi o semplice gesto polemico per rispondere alle critiche delle ultime settimana? Qualunque sia la risposta, Kolarov non è certo il primo calciatore a trovarsi in una situazione simile.

In Serie A e non solo, nelle ultime stagioni, più di qualcuno ha optato per esultanze "in risposta" alle critiche ricevute dai propri supporters. Qualcuna è rimasta impressa nelle nostre menti, altre sono passate in secondo piano. Ne abbiamo raccolte alcune, nella gallery a seguire.


ZLATAN IBRAHIMOVIC

Inter - Lazio 2008-2009


Inter contro Lazio, match di Serie A valido per il girone di ritorno della stagione 2008-2009. Il risultato è fermo sullo 0-0, Zlatan Ibrahimovic è nel mirino dei tifosi che lo fischiano ripetutamente. D'un tratto, il lampo di genio: golazo per trovare l'1-0 contro i biancocelesti, un'invenzione strepitosa per servire a Muntari il pallone del raddoppio. Dopo il primo gol, Ibra si rivolge ai tifosi: dito alla bocca prima, un gesto ancor meno elegante poi. A fine stagione Zlatan si sarebbe trasferito al Barcellona.


CIRO IMMOBILE

Inter - Genoa 2011-2012


Il Genoa torna da San Siro con un punto in tasca, il match contro i nerazzurri è finito 1-1: il gol decisivo porta la firma di Ciro Immobile, all'epoca centravanti della squadra di Preziosi, spazientito per la poca fiducia dimostratagli dai suoi stessi tifosi. Fischiato nella partita precedente contro il Toro a Marassi, per Ciro il gol all'Inter è stata una vera e propria liberazione. E allora, anche per lui, dito alla bocca e sguardo indirizzato al settore ospiti.


MARIO BALOTELLI

Manchester City - Manchester United 2011-2012


"Why always me?", si chiede Supermario dopo aver sbloccato il derby di Manchester. "Perché sempre io?". In una partita entrata di diritto nella storia dei Citizens (6-1 il risultato finale contro la squadra di Ferguson), Balotelli mette a segno una doppietta, ma dà il meglio di sé subito dopo il primo gol. Via la maglia da gioco e fiera esibizione della sua nuova t-shirt, con tanto di frase dedicata a chi parlava male di lui. Qualche tempo più tardi, in un'intervista rilasciata al Time, Mario avrebbe dichiarato: "Parlavano sempre di me, davano sempre la colpa a me. Da lì, l'idea di indossare quella maglietta". Una T-shirt per rispondere a tifosi e stampa.


JAVI MORENO

Venezia - Milan 2001-2002


Minuto 1.35 del video sopra: Javi Moreno porta il dito davanti alle labbra e zittisce i tifosi del Milan, in trasferta per la partita dei rossoneri a Venezia. Una stagione segnata da più bassi che alti, il ruolo di vice-Inzaghi adempiuto non di certo nel migliore dei modi e la doppietta agli arancioneroverdi come unica nota positiva di quell'anno: Moreno, quel giorno, sentì comunque profumo di svolta definitiva, e rispose a tono alle critiche dei suoi tifosi. Peccato che, da lì in poi, tutto tornò come prima.


GIOVANNI SIMEONE

Fiorentina-Empoli 2018-2019



L'ultimo caso (Kolarov a parte), il più recente. Nel campionato in corso, quello del terzino della Roma non è stato il primo episodio di un botta e risposta (sul campo) tra tifosi e giocatori. Anzi: dopo dieci giornate di digiuno da gol, anche il Cholito Simeone ha deciso di festeggiare il tanto atteso gol della liberazione - arrivato lo scorso dicembre nel 3-1 all'Empoli - sfogandosi contro i propri tifosi: uno sguardo agli spalti del Franchi e un dito alla bocca per sottolineare quale sia davvero il suo valore. Successivamente, però, sono arrivate le scuse da parte del bomber argentino. Google Privacy