Ecco Kluivert: show dell'olandese in Coppa di Francia e il Nizza ora sogna

Ha scelto Nizza per lanciare la sua carriera e il percorso sembra proseguire secondo tutte le aspettative: Justin Kluivert col passare delle settimane sta diventando sempre più devastante. Velocità, ripartenze, difese spaccate e grandi gol: nella partita di ieri di Coupe de France contro l'Olympique Marsiglia (match valevole per i quarti di finale) Kluivert ha utilizzato tutte le sue doti, segnando una doppietta e contribuendo come "migliore in campo" alla qualificazione della sua squadra per le semifinali. L'Equipe questa mattina gli ha dato 9

 

"Portare un cognome come il suo non deve essere facile"

A Roma le cose non erano andate come previsto. Voluto da Monchi, il figlio di Patrick dopo una buona partenza non è mai riuscito a fare il salto di qualità. Spesso subentrante e spesso non decisivo per cambiare le sorti delle partite, dopo due stagioni in giallorosso Kluivert ha scelto la via del prestito per rilanciarsi: prima al Lipsia, dove era partito bene ma non era poi stato riscattato. Nagelsmann diceva di lui: "Gli manca continuità. Poi è vero che portare un cognome come il suo non è facile". Il destino lo aveva messo di nuovo vicino Josè Mourinho, annunciato la scorsa estate come nuovo allenatore della Roma, a sorpresa. Per Kluivert sembravano aprirsi le porte di un rilancio in giallorosso, dopo le parole al bacio dello Special One dopo un Ajax-Manchester United in cui l'olandese aveva stregato Mou: "Un giorno ti allenerò", gli disse. Ma non sarà a Roma. O almeno non in questa stagione.

 

La rinascita a Nizza

Messo nella lista dei giocatori da vendere, Kluivert in estate firma con il Nizza in prestito con diritto di riscatto (QUI per cifre e dettagli dell'operazione). Un club in piena crescita, il Nizza, supportato dal colosso britannico INEOS e con ambizioni a larga gittata. In panchina c'è Galtier, uno che è bravo sia a lavorare con i giovani che a ottenere risultati in campo. E Justin ora sembra aver trovato il posto giusto. Gioca esterno nel 4-4-2 classico del suo allenatore. E ha libertà di seguire il proprio istinto e dare sfogo al suo talento. Ed è per questo che quando prende palle lo si vede sempre più spesso partire con un razzo, tagliare il campo, fare assist e iniziare anche a fare gol. Pesanti e belli. 

 

 

Due settimane fa, agli ottavi, aveva seminato il panico al Parco dei Principi contro il PSG (col Nizza che ha poi passato il turno ai rigori). Mercoledì sera ha messo ko il Marsiglia ai quarti (4-2) con una doppietta. Primo gol di testa al termine di una grande azione collettiva, il secondo con un siluro da fuori all'incrocio dei pali che ha piegato le mani di un suo ex compagno, Pau Lopez. Kluivert è on fire in Francia. Papà Patrick in Ligue 1 arrivò al tramonto della sua carriera, a Lille: segnò 4 gol in 14 presenze prima di dire 'basta' col calcio e ritirarsi dopo una carriera gloriosa. Justin invece è all'inizio, e ancora deve sbocciare e far vedere a tutti l'enorme talento che ha. Sotto il sole di Nizza sembra aver trovato l'ambiente giusto. E i tifosi iniziano a impazzire per lui. Obiettivo continuità, finalmente. A quel punto, portare un cognome come il suo non sarà più un problema. 

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