Klopp: "Real? Non è una rivincita. Dal 2018 sono cambiate molte cose"

"Questo Madrid non ha niente a che fare con quello del 2018". Le parole di Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool, pronunciate in conferenza stampa alla vigilia dell'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Real Madrid, lasciano pochi spazi ai dubbi.

I tempi sono cambiati e la finale persa nel 2018 è un lontano ricordo. "Un mese dopo tutti mi chiesero se avessi invitato Ramos al mio 50esimo compleanno e io dissi di no. Ora ci ripenserei. Non riesco ad avere quella rabbia, ma ho già detto che non mi è piaciuto quello che è successo quella notte. Se stiamo meglio passeremo, altrimenti lo farà il Real".

Difficile per l'allenatore dei Reds dimenticare il fallo di Sergio Ramos su Salah che ha costretto l'attaccante del Liverpool a lasciare il campo. "Dopo l'infortunio hanno dominato la partita. Tutti dicono che il Real è il favorito? Beh, grande, non fa niente. Da quel giorno sono cambiate molte cose. Ma non è una rivincita".

"Allenare il Real? Il mio spagnolo è pessimo"

Poi Klopp scherza sul futuro. "Se alla fine della mia carriera avessi allenato solo Mainz, Borussia Dortmund e Liverpool non sarebbe male. Non credo che rimpiangerei di non aver allenato il Real. Il mio spagnolo è pessimo e ci sono grandi allenatori sulle panchine di quelle squadre. L'unica cosa che posso fare è chiedere una birra. Ma a Maiorca sarebbe bello vivere. Con quel clima poi...".

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