Sarri: "La Juve non giocherà come il mio Napoli. Turnover? Una fissa"
Archiviata la trasferta di Champions al Wanda Metropolitano, la Juventus torna all’Allianz Stadium per la 4° giornata di campionato. L’avversario di turno sarà il Verona di Juric a quota 4 punti e reduce dalla sconfitta di misura contro il Milan. Il tecnico toscano non vuole lasciare per strada ulteriori punti dopo il pareggio di sabato scorso contro la Fiorentina: “Se hai tre figli non puoi pensare che tutti diventino adulti a 21 anni e 6 mesi. Ognuno ha il suo percorso, e così è anche per le squadre. Ogni squadra ha le sue caratteristiche e deve fare un percorso diverso. Stiamo già facendo tanto in allenamento, ma se vi aspettiate di vedere il Napoli di Sarri probabilmente non succederà mai perché siamo diversi”
Sulle possibili rotazioni: “Vediamo la situazione, perché dobbiamo preparare una partita con un solo allenamento e lo dobbiamo ancora fare. Vediamo se la rotazione sarà ristretta perché stanno tutti bene o se servirà qualcos’altro. Abbiamo la fissa del turnover qui, in Inghilterra le squadre fanno 7-8 partite in più eppure giocano con 14 giocatori. Da noi questo è impensabile, forse per una pressione che porta via tante energie mentali più che fisiche. La squadra ora deve trovare una organizzazione forte e in questa fase iniziale si trova solo con continuità. Poi se oggi ne vedo tre affaticati ne cambio tre, se ne vedo quattro ne cambio quattro, perché non dobbiamo farci condizionare nemmeno dal lato opposto. Vediamo"
Sulla “mano di Sarri” nel gioco della Juve: “La Juve è dei giocatori e l'errore più grave che potrei fare è farli giocare contro le loro caratteristiche. Questa è la Juve di Sarri diversa dalle altre squadre di Sarri. Si tratta di seguire le caratteristiche dei giocatori. Io sono contento dei giocatori che ho a disposizione, quindi giocheremo un calcio con idee mie, ma senza andare contro certe caratteristiche"
Su Dybala: “Se non lo avessi visto pronto non lo avrei messo in campo in un momento decisivo della partita con l'Atletico. Non è al top della condizione, ma è in grado di giocare e di darci una mano”.
Su Bernardeschi: “La specializzazione di Bernardeschi in futuro è più da centrocampista che da attaccante esterno. Poi io ora ho 7 centrocampisti per tre posti, perciò gli ho chiesto di proseguire come esterno. Ancora non ha inciso nelle partite per le qualità che ha, sia tecniche che fisiche non indifferenti: cercheremo di farlo crescere e di fargli assumere una personalità per farlo rendere al meglio in campo, cosa che non sempre riesce a fare. È compito suo, mio e della società per rendere di più”.
Su Ronaldo: “Nell'ultima partita ha toccato molti più palloni, poi contro l'Atletico è più difficile tirare in porta. Ma tre conclusioni contro di loro non sono nemmeno così poche. Poi da lui ci si aspetta sempre qualcosa di eccezionale: l'aveva fatta al 94', ma per un pizzico di sfortuna la palla è uscita. Può crescere ancora, così come altre individualità”
Su Ramsey e Rabiot: “Negli ultimi tempi Ramsey ha fatto passi in avanti e Rabiot si sta risollevando, penso che in questo ciclo di partite ci sarà spazio anche per lui. Ora ci sono ruoli come quello di Matuidi davvero importanti, lui è diventato bravo a leggere le situazioni in fase difensiva da 4-4-2 o 4-3-3. Comunque non dimentichiamoci che stiamo parlando di due calciatori che arrivano da due campionati diversi. Se pensi che Platini ci ha messo 3-4 mesi prima di inserirsi nella Juve possiamo aspettare”.
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