Senza Ronaldo? Così Sarri cambia la Juve
C’è una Juve con Ronaldo, ce n’è una senza. Cuore, corsa, passione, razionalità, tecnica, schemi: Sarri le prova tutte, se le inventa. La sinusite blocca Cr7, che non va nemmeno in panchina (la scelta più probabile alla vigilia): tocca agli altri tre darsi da fare. E ci riescono. Il risultato contro l’Udinese di Coppa Italia è rotondo, direbbero quelli bravi. 4-0, e partita virtualmente chiusa già dopo 20’. È una Juve comunque diversa. Tanto?
Due volte 4-0...
Diversa. Non migliore. Ma nemmeno peggiore. Riavvolgiamo il nastro a una settimana e mezzo fa. Juventus-Cagliari, 4-0. Stesso risultato. Rispetto all’Udinese, l’avversaria era bene o male dello stesso livello (5 punti in classifica non sono molti, e i sardi, più in alto, sono in stato di forma decisamente peggiore): la partita è bene o male dominata. Allora, il portoghese segnò 3 gol, toccò 71 palloni, di cui l’87,2% tramutati in passaggi riusciti. Occasioni create? “Solo” 2. Accentratore, Ronaldo. Non c’è che dire.
...ma non è lo stesso
E poi c’è la Coppa Italia: ci sono Dybala e Higuain (più Douglas Costa). Juve HD, è lo slogan che comincia a girare. La prima rete arriva al quarto d’ora: “Davvero bella”, dice Sarri. 4-5 scambi, tutti tra loro: due triangoli chiusi e Higuain solo davanti a Nicolas. Segnare è un attimo. Segneranno due reti a testa: al “Pipa” però viene negata per fuorigioco, mentre la Joya ne fa una con un tiro a giro bellissimo, oltre al rigore. Come squadra, la Juve realizza 665 passaggi, 60 in più rispetto alla partita con il Cagliari. Ma attacca un po’ meno (162 a 155). Le occasioni create però dai due giocatori sono di più: trazione sempre anteriore, quindi, ma un modo di attaccare diverso. Non di vincere.
E tocca anche a Rugani
La Juve senza Ronaldo passa il turno in una partita che serve ad alcuni giocatori per mettere benzina nelle gambe: Rugani torna in campo (ora toccherà a lui fare la staffetta con De Ligt, aspettando Chiellini); Douglas Costa sta recuperando (“Ma non ha i 90’ nelle gambe”); si rivede anche Pjaca (“Non giocava da un sacco di tempo, mi sembrava giusto farlo entrare, dopo tutto questo calvario”).
"Dybala? Un fuoriclasse"
La Juve 2(o 3?).0 è questa. Piace a Sarri, che chiude il discorso Dybala con il sorriso. “Diventerà uno dei giocatori più importanti del calcio europeo e mondiale. È un fuoriclasse”, chiude. E gli stringe la mano virtualmente, dopo averlo fatto, con un grande sorriso, al momento della sostituzione. Siamo a metà gennaio, ha già segnato più dell’anno scorso (11 reti a 10) e insieme con Higuain dal 1’, ha segnato per la terza volta, su sette. Fa freddo a Torino, ma si pensa già alla primavera e la rincorsa ai trofei comincia a entrare nel vivo. E allora sì, le si provano tutte. Anche perché, e Sarri lo sa bene, non potrà sentirsi escluso nessuno.