Sarri: "Nove anni fa non avrei immaginato di essere qui"
Vince 2-0 la Juventus contro la Sampdoria, un successo che regala a Cristiano Ronaldo e compagni il nono scudetto consecutivo, il primo di Maurizio Sarri in Italia e sulla panchina bianconera. Juventus quindi aritmeticamente Campione d'Italia con 83 punti in classifica dopo 36 giornate. Al termine della gara ha così parlato ai microfoni di Sky Sport l'ex allenatore del Chelsea: "Nove anni fa non avrei mai immaginato di essere qui. Vincere nel calcio non è mai scontato. Questo è stato un campionato particolare, lungo ed estenuante, ma questo gruppo dopo otto anni ha dimostrato ancora di saper vincere e di essere la squadra migliore".
Sarri ha poi continuato: "La difficoltà maggiore è stata quella di far convivere le caratteristiche di alcuni calciatori facendo venir fuori le loro migliori qualità e i loro punti di forza. Ronaldo e Dybala? Non è semplice farli giocare insieme, sono due fuoriclasse assoluti che in campo fanno la differenza. Grazie a un lavoro e un percorso ci siamo riusciti. Prima del lockdown avevamo trovato una solidità e una qualità di gioco importante, alla ripresa del campionato abbiamo perso determinate caratteristiche. Questa squadra può migliorare, riuscendo ad avere il controllo dell'intera partita. Abbiamo fatto dei passaggi a vuoto in questo periodo dovuti ad alcune delle componenti fisiche e mentali".
Sull'impatto con la realtà Juventus: "Qui ci sono grandi campioni capaci di fare la differenza con una sola giocata, ma la grande forza della Juventus è la società. Ci è sempre stata vicina, ogni allenamento ci sono dirigenti al campo con cui ci si può confrontare costantemente. Il presidente è una persona speciale che non ti fa mai mancare il suo supporto, soprattutto nei momenti difficili della stagione. Quando sono arrivato ho trovato un ambiente nuovo, sono entrato in punta di piedi, volevo capire il modo di ragionare dei calciatori e della società. Pensare di poter cambiare tutto subito in un contensto che vince da otto anni consecutivi non sarebbe stato possibile".
Infine sulla Champions League: "Sarà un torneo anomalo. Tante squadre hanno terminato già i loro campionati, alcune lo faranno a breve, Noi dobbiamo pensare a passare il turno con il Lione, sarà come una finale. La Champions è una competizione particolare, entrano in gioco tanti fattori, io ho la sensazione che quest'anno dai quarti di finale in poi potrà succedere di tutto".
In conferenza stampa Sarri si toglie qualche sassolino: "Sottovalutato? Non so se lo sono. Ma so che di allenatori italiani che hanno vinto in Italia o in Europa, ce ne sono pochi. Molto pochi". E sul futuro: "La Juventus dovrà cambiare come ha sempre fatto 2-3 giocatori per ricambio generazionale. Ma è vero che abbiamo dei giovani forti, come De Ligt o Rabiot, che sta crescendo in maniera esponenziale. E c'è Bentancur. Abbiamo già predisposto le basi per le prossime stagioni. Poi come succede ovunque 1-2 giocatori vanno e verranno sostituiti. Uno scambio è già avvenuto, ma è compito del direttore, che ha già vinto molto e sa bene come operare".