Juventus, Pirlo: "Il Milan resta la squadra da battere. Demiral è pronto"

Due vittorie convincenti per iniziare il nuovo anno con il sorriso e lanciare un messaggio per la corsa scudetto. A Torino la Juventus di Andrea Pirlo ospita (domenica ore 20.45) il Sassuolo, protagonista fin qui di un grande campionato.

I neroverdi, pur con una partita in più, hanno infatti 29 punti in classifica, solo uno in meno della Juventus: “Sarà una gara difficile contro un’ottima squadra che gioca insieme da anni. Hanno un bravo allenatore e dovremo essere bravi in fase di non possesso perché sono bravi a uscire dalla pressione avversaria. Finora abbiamo faticato meno con le grandi, ma la nostra voglia di vittoria deve essere uguale ogni domenica. Se non facciamo risultato la vittoria di San Siro non sarà servita a nulla”.

Un successo, quello con il Milan, che per Pirlo non ha cambiato le gerarchie: “Noi vinciamo da nove anni ed è chiaro ci sia pressione su di noi per vincere il campionato, ma il Milan è la squadra da battere perché è primo in classifica”.

Le scelte

In difesa la Juventus ha perso anche De Ligt, fermato dal Covid-19. Per sostituirlo l’indiziato principale è Demiral: "Chi sta meglio tra lui e Chiellini? Stanno abbastanza bene tutti e due, magari Demiral è un po' più pronto perché viene da più partite giocate e domani può esser lui a partire dal primo minuto. Giorgio però si sta allenando con grande continuità e presto ci darà una mano".

Spera in una chance anche Kulusevski, mai titolare nelle ultime tre: “Sta bene, l'altra sera è entrato finalmente bene e gli ho fatto i complimenti. Domani vedremo se partirà dall'inizio o a partita in corso non avendo grandi soluzioni davanti".

Morata infatti non è ancora al meglio: "Si è allenato a parte, ma ha fatto poco. Valutiamo domattina se può venire in panchina”. Nessun problema invece per Chiesa, protagonista a San Siro: "Sta bene, siamo riusciti a recuperarlo dopo il problema all'anca. Anche Arthur sta meglio e ha ripreso condizione”.

Chiesa, Bernardeschi e mercato

A proposito di Federico Chiesa Pirlo si aspetta ancora di più: "Conoscevo le sue qualità e quindi non sono stupito. Può migliorare ancora tanto, ha 22 anni e non ha ancora fatto niente, è un prototipo di un grande campione. Deve giocare sempre come l’altra sera a San Siro, quello deve essere un punto di partenza".

A Bernardeschi ha chiesto invece pazienza: "Mi dispiace non essere riuscito a portare avanti il discorso con lui. Avrà le sue chance, ci darà sicuramente una grande mano".

L’allenatore bianconero ha glissato invece sulla finestra invernale di calciomercato e la ricerca di un attaccante (L'IPOTESI SCAMACCA): “Sul mercato non dico niente, non abbiamo un problema attaccante. Se ci saranno opportunità valuteremo".

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