Paratici: "Sarri e Ronaldo resteranno alla Juventus"
Monday Night con big match quello che andrà in scena stasera all'Allianz Stadium di Torino fra Juventus e Lazio, la gara che chiuderà questa 34° giornata di Serie A. Prima del fischio d'inizio Fabio Paratici ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Il nostro obiettivo adesso è battere la Lazio e vincere lo scudetto. Non c'è il prima o il dopo, abbiamo tempo fino al 2 agosto, perchè dobbiamo giocare le partite fino a quel giorno, poi penseremo alla Champions con grande serenità e grande voglia di giocare tutte le gare."
Importante il passaggio sul futuro di Maurizio Sarri, che il dirigente bianconero ha confermato che sarà anche l'anno prossimo alla Juventus: "Io sono qui da dieci anni, per nove siamo sempre stati primi in classifica. Ho vissuto cinque anni con Allegri in cui abbiamo vinto nove titoli su dieci in Italia e ogni volta che c'è stato un pareggio, o addirittura dopo qualche vittoria, c'è stato un problema o qualche voce su una riunione interna. Ci siamo abituati, e anche quest'anno è stato così. Confermo che senz'altro sarà Sarri l'allenatore della Juventus l'anno prossimo. Le altre discussioni non ci interessano, onestamente ci ridiamo anche un po' sopra all'interno, e lo abbiamo fatto allo stesso modo con Sarri in queste settimane."
Sempre in ottica di conferme, Paratici è intervenuto pure sulle questioni relative alla permanenza di CR7 e al rinnovo di Paulo Dybala: "Cristiano è super convinto di rimanere, sta molto bene da noi. Per quanto riguarda Paulo, stiamo parlando frequentemente col suo entourage, siamo sulla stessa linea, nel senso di cercare di trovare la miglior soluzione possibile per arrivare a un rinnovo con Paulo, che deve continuare a stare con noi. E' un giocatore importantissimo e che potrà dare ancora tantissimo alla Juve nei prossimi anni".
Chiosa finale sul rapporto - definito "normalissimo" - proprio fra Ronaldo e Sarri: "Cristiano è un giocatore, un ragazzo, una persona molto sensibile, molto educata, che non fa pesare neanche il suo status di migliore calciatore del mondo: ha vinto cinque Champions League, cinque Palloni d'Oro e tutto il resto che non sto qui a elencare. Quindi c'è un dialogo normalissimo sia con i dirigenti che con i calciatori che con l'allenatore, come accade tra calciatori e allenatore e tra calciatori".