Juventus, Matuidi: "In Champions potevamo fare meglio. Futuro? A Torino sto bene"

Finita la stagione è tempo di bilanci. Il centrocampista della Juventus Blaise Matuidi in una lunga intervista a L'Equipe ha analizzato la stagione appena passata in bianconero: "Ho giocato quasi tutte le partite, in un club come la Juve vuol dire qualcosa. E abbiamo conservato il titolo di campioni d'Italia. L'eliminazione dalla Champions è stato un momento buio. Avevamo i mezzi per fare meglio, ma non ci siamo riusciti. Dopo la gara di ritorno con l'Atletico pensavo che saremmo arrivati in fondo. Poi ci sono mancati alcuni giocatori infortunati, come Chiellini". 

Il giocatore francese si è poi soffermato sulla scossa data da Ronaldo alla Juve: "Lui ha vinto tutto. Quando vinci tutto, poi ti chiedi: "Cosa posso vincere di più?". Ma lui no. Ha voglia di arrivare sempre più in alto. In allenamento, vuole sempre vincere, non è contento quando perde. Vi assicuro che non scherzo. E' diverso da Ibrahimovic, Cristiano è più lavoratore. Il giorno dopo una partita, quando tutti cercano di riprendersi, lui è già al centro dell'allenamento a fare gli addominali"

Sulla differenze fra PSG e Juve, Matuidi ha aggiunto: "A Torino ho meno sollecitazioni che a Parigi. E' una città molto familiare. Poi, c'è il fatto di essere in un club in cui le esigenze sono elevate e anche i carichi di lavoro. Mi è capitato di iniziare ad allenarmi alle 9 del mattino e tornare a casa dopo che le mie figlie sono tornate da scuola, intorno alle 16.30. Per un calciatore, non è comune". Infine sul futuro: "Ho ancora un anno di contratto e un'opzione per un altro. Sto bene alla Juventus".

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