Juventus, Higuain: "Sto bene e rifletto. Mls? In futuro sarebbe bello"
Il futuro in bilico, l'attesa, la curiosità. Gonzalo Higuain aspetta di capire cosa succederà nelle prossime settimane: tra una permanenza alla Juventus con Pirlo, un ritorno in Sud America o una prospettiva in MLS. "Per adesso io sto bene, riposo e penso" ha dichiarato El Pipa a Fox Sports. "Il 24 torno ad allenarmi, ho ancora un anno di contratto in Italia. Devo presentarmi, vedere cosa succederà con il nuovo allenatore perché ci sarà sicuramente una dinamica diversa. MLS? Molti giocatori ci vanno, e sarebbe bello, sì. Ma adesso sono qui. Vediamo...".
"Dopo il calcio non diventerò un allenatore: troppo stress mentale e fisico. Gli allenatori cominciano con i capelli neri e se ne vanno tre anni dopo con i capelli grigi" dice, ridento. "Calcio argentino? Non mi manca, ma mi piace guardarlo. Sono partito giovane dall'Argentina e oggi proprio in Argentina dovrebbero aprire gli occhi: tanti giocatori esitano a tornare, soprattutto per il futuro delle loro famiglie. Si preferiscono gli USA, la Cina o l'Arabia Saudita".
"Io traditore? Per niente"
Si è parlato anche del Napoli. "Ora con il coronavirus, posso tornarci: se metto la mascherina, nessuno mi riconosce. Io non mi sento un traditore per essere andato via da lì, alla fine sono scelte che si fanno in carriera, per migliorare e essere felici. Bisogna pensare a questo: quanti giocatori sono passati dal Boca al River? O dall'Inter al Milan, come capitato a Ronaldo il Fenomeno o allo stesso Pirlo, oppure dal Barcellona al Real Madrid. È successo anche a mio padre. A Napoli stavo bene, ho fatto quel record di gol in campionato (36). Poi è arrivata la Juve. E che dico? Di no?".
"Voglio che la prossima generazione possa imparare e sapere cosa significa essere un calciatore, che non è giocare in piazza con i propri amici. Voglio mostrare loro quello che ho vissuto. Non lo proietto nel mio Paese perché la società non è quella giusta. Oggi i bambini sono molto consapevoli di ciò che diranno e sono influenzati da ciò che i loro genitori hanno detto loro di me. Quindi, il bambino imparerà in un modo diverso. Penso che in Europa quella crescita sia stata diversa, mi rispettano più all’estero che lì".
Si parla anche di colleghi: "Messi? Non so se lascerà il Barcellona. È una situazione difficile e drammatica. Solo lui può sapere che fare. Spero che accada il meglio e che possa essere felice. Giocare con Messi e CR7? Condividono il fuoco interiore di voler rimanere nell’élite del calcio per così tanto tempo. Non è facile. Negli ultimi 15 anni hanno vinto undici Palloni d’Oro e hanno dominato nell’ultimo decenni". Una battuta poi su un altro argentino, Lautaro: "Ha grandi possibilità di essere il mio erede. È un giocatore giovane, con ottime qualità e spero che sarà il numero 9 in nazionale per molti anni".