Juventus, Dybala: "Io al Barcellona? Solo gossip, sono legatissimo alla maglia bianconera"
Juventus-Roma potrebbe essere la partita di Paulo Dybala. La Joya è tornato, pronto a riprendersi il posto da titolare perso in seguito all'infortunio dello scorso ottobre. Giallorossi nel mirino, ma anche il Milan, per una vendetta sportiva da consumarsi nella finale di Supercoppa:
"Non so se sono al cento per cento, però sto sempre meglio" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "Giocare è il desiderio di ogni calciatore, però siamo tanti e c’è un allenatore che decide. Critiche alla squadra? Siamo primi in serie A e abbiamo chiuso in vetta il girone di Champions: cosa dobbiamo fare di più? Certo, nel gioco non siamo perfetti, ma serve pazienza perché abbiamo cambiato tanto: per fortuna abbiamo un tecnico molto bravo a inserire i nuovi nel gruppo. Roma l'anti Juventus? La classifica in questo momento dice questo, in realtà gli anti-Juve sono tanti: vinciamo da anni ed è normale che sia così, sabato non avremo contro solo la Roma ma per noi è una carica in più. Totti? Fa parte della storia mondiale del calcio, l’ho sempre ammirato e quando l’ho incrociato con il Palermo gli ho chiesto la maglia. Se penso che quando lui ha debuttato in A non ero nato mi vengono i brividi: giocare a quarant’anni nella propria squadra del cuore è un sogno che tutti vorrebbero vivere".
Voglia di segnare? "Tantissima. Ho cercato la rete tre volte nei 10' giocati con la Dinamo, nel derby non sono arrivato al tiro e ho cercato di dare una mano alla squadra, riproverò sabato. Per gli attaccanti il gol è fondamentale, ma io da questo punto di vista sono un “mezzo” attaccante: sono felice anche se faccio segnare gli alti". Nainggolan e Pjanic, amicizia in crisi: "In allenamento scherzavamo con Miralemsull’amicizia con Nainggolan, gli abbiamo chiesto se davvero gli ha tolto il saluto. Non ha risposto... Nainggolan èun combattente, determinante per il gioco: si è visto anche nell’ultima partita". Higuain a quota 12 gol stagionali, ma c'è chi lo critica: "A Gonzalo piacciono due cose, vincere e fare gol, perciò con il Napoli è stata la partita perfetta. Essere criticati è un destino dei più forti. E’ capitato perfino a Messi. Noi non possiamo chiedergli di più: segna gol importanti, dà sempre tutto e aiuta la squadra. E’ felice di essere alla Juventus. Io lo guardo tanto e cerco di imparare".
Dietro alla Roma c'è il Milan, che nonostante la sconfitta dell'Olimpico non mollerà e il Napoli, che a suon di gol si è ricandidato: "La Juventus è sempre favorita. Per giocatori, allenatore e storia. Milan? Mi piacciono le squadre che puntano sui giovani: in Italia non è usuale. Non dimentichiamo la sconfitta di San Siro: sarà una rivincita, vogliamo il primo trofeo della stagione. Napoli? L’avvio è stato inferiore alle attese, ma adesso sta facendo grandi partite. Esprime un bel calcio e ha un grande allenatore: in Champions con il Real sarà un bel test". Dybala è stimato un po' da tutti, non solo dai tifosi della Juventus: "Perfino in Argentina, dove non è certo abituale, mi è successo di essere applaudito dai tifosi avversari, oggi anche attraverso i social ricevo messaggi affettuosi da non juventini: credo dipenda dalla mia semplicità, dal mio modo di giocare, dal non fare mai polemiche. Quattro milioni di fan sui social? E’ bellissimo avere un filo direttocon i tifosi. Quando possorispondo, specie su Facebook,ma i messaggi sono davverotanti". Nostalgia di Pogba? "Siamo in contatto. Ci manca per qualità in campo e ci mancano le risate nello spogliatoio. Anche noi, però, manchiamo a lui: basta guardare la classifica nostra e quella del Manchester United".
Il sorteggio di Champions ha detto Porto: "Tanta gente ritiene il passaggio di turno scontato, ma in Europa non si può sottovalutare nessuna squadra. Hanno uno stadio caldo, me ne ha parlato Alex Sandro. Vincere la Champions? Non mi piace parlare di sogno, perché poi ti svegli e finisce tutto. Parliamo di obiettivi: i nostri sono arrivare a Cardiff e cercare di entrare nella leggenda con il sesto scudetto di fila. Rivali? Ce ne sono tante: Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid, Manchester City. Sarà durissima, noi ci siamo". In chiusura d'intervista Paulo parla anche di Messi: "Era il mio idolo e sognavo di giocare con lui: la prima volta è stata un’emozione indimenticabile, il top dopo uno scambio con cui l’ho mandato al tiro. Io al Barcellona? Solo gossip , sono legatissimo alla maglia bianconera: la gente deve capire che ho un rapporto fortissimo con la Juve e non dare retta alle voci. La 10? Il mio numero, sarà sempre il 21: quando sono arrivato potevo prendere il 7, ma piaceva a Morata, così ho scelto quello che era stato di Pirlo".