Chiellini: "Sarri insegue la perfezione. Ibra? Lo ammiro molto"
Il calcio giocato è pronto a tornare: mancano ormai pochi giorni al nuovo via con la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia tra Juventus e Milan. In vista della gara di venerdì sera, i bianconeri hanno ripreso ad allenarsi ormai da qualche settimana, agli ordini di Maurizio Sarri.
Un allenatore che il capitano Giorgio Chiellini, intervistato dal "Corriere dello Sport", descrive così: "Rispetto al suo predecessore è molto più meticoloso, quindi è più simile a Conte che non ad Allegri, ma con principi e sistemi differenti. Si basa tanto sui numeri, è un amante del gioco, del possesso palla. Lui è un utopista ed è il primo ad ammetterlo, anche quando fa il 90 per cento di possesso palla pensa di poter andare oltre, un eterno insoddisfatto, insegue la perfezione".
Ma è tempo di concentrarsi sul Milan, primo avversario di questa "nuova" mini stagione. Rossoneri che però dovranno fare a meno di Zlatan Ibrahimovic, bloccato da un infortunio al polpaccio. Un avversario che Chiellini ricorda in questo modo: "Cristiano mi ha fatto una caterva di gol, però quello che mi è entrato nel cuore è Ibra. Accettare l’uno contro uno con Ibra significava guadagnare in rispetto. Non mi sono mai tirato indietro e da ogni sfida con lui sono uscito più forte e convinto, ha tirato fuori il meglio. Lo ammiro tantissimo".
Infine, il capitano bianconero ha analizzato la lotta Scudetto, che al momento vede la Juventus avanti di un punto sulla Lazio e di 9 sull'Inter, che però deve ancora recuperare una partita (QUI il calendario delle ultime 12 giornate): "Perché tutti danno l’Inter per morta? Conoscendo l’allenatore e i giocatori non la trascurerei, in un mini campionato matto 9 punti sono niente. E se batte la Samp in casa i punti scendono a sei. Certo, la Lazio sta facendo un percorso bellissimo. Ha acquisito la concretezza e l’equilibrio difensivo che le mancavano, davanti ha sempre fatto paura, attacca benissimo. Si godano questo momento, ma non in eterno".