Juventus, Allegri: "Gara non decisiva, il Napoli non è solo Higuain. Rugani? Lo volete, poi se sbaglia..."
Juventus-Napoli, in questi giorni non si parla di altro. Il big match in programma allo 'Stadium' domani sera sarà la classica partita da 6 punti tra le due squadre in cima alla classifica, ma Massimiliano Allegri sembra voler rasserenare l'ambiente evitando di mettere troppe pressioni sui propri giocatori: "Non ho ancora preparato la partita di domani, c'è tempo - ha detto l'allenatore della Juventus in conferenza stampa - Il Napoli sta facendo benissimo, ma noi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Loro stanno giocando bene e sarà una bella partita sicuramente, ma non credo che sarà una partita decisiva per il campionato perché ci saranno altre 13 gare dopo quella di domani sera".
E sull'undici da mandare in campo? L'allenatore bianconero risponde così: "Per la formazione ho ancora due allenamenti per decidere, certamente bisogna pensare anche alla gestione della partita. Più si va avanti e più c'è pressione perché quello che conta è l'obiettivo finale, quindi vincere lo scudetto. Siamo sereni per domani, senza ansia da risultato, sapendo che servirà una grande prestazione". Poi una battuta anche su Higuaín, indicato come pericolo numero uno: "Higuain sta facendo il miglior campionato della sua carriera, ha una media straordinaria, con questa media a fine campionato farà 40 gol. È difficile marcarlo - continua Allegri - ma il Napoli non è solo Higuaín, ci sono tanti altri grandi giocatori soprattutto a metà campo e davanti e, cosa molto importante, stanno giocando bene anche di squadra. Sapere la loro formazione in anticipo? Alla fine non credo sia un grande vantaggio, al giorno d'oggi con tutte queste telecamere nessuno ha più segreti. Domani sarà fondamentale l'aspetto psicologico, ma lo sarà anche per le altre partite". C'è spazio anche per elogi a Sarri ed al lavoro svolto a Napoli: "Non ha bisogno dei miei complimenti perché sta facendo qualcosa di straordinario e nemmeno a Napoli se l'aspettavano, ma col lavoro ha dimostrato il suo valore. Solo complimenti per lui". In settimana Buffon aveva parlato anche del pareggio come possibile risultato positivo: "Non conosco in che contesto Gigi abbia parlato di pareggio. Domani sarà una partita aperta a tutti risultati e bisognerà essere bravi". Rimane il dubbio sulla difesa a tre o a quattro: "Devo ancora valutare - prosegue Allegri - ma per noi cambia poco, forse solo le caratteristiche dei giocatori messi in campo. Vincere lo scontro diretto per avere un vantaggio in vista del rush finale? Sarebbe importante, ma aspettiamo di giocare domani e di fare una buona prestazione. A Napoli all'andata abbiamo perso per due nostri errori gratuiti, ma il Napoli fece un'ottima partita e non tolgo meriti. Ora sia noi che loro siamo cresciuti, ma le squadre dietro non sono da tagliare fuori perché manca ancora tanto alla fine campionato". Tra i possibili protagonisti della sfida al vertice potrebbe esserci anche Daniele Rugani: "La forza della Juve è quella di avere una squadra giovane che le potrà assicurare un grande avvenire - spiega ancora Allegri - Rugani? E' un ottimo giovane che è venuto dall'Empoli e si è ritrovato alla Juventus con quattro tra i difensori più forti d'Europa. Bisogna dargli tutto il tempo di crescere e di giocare senza mettergli troppe pressioni addosso. Tutti quelli che vogliono Rugani in campo se sbaglia poi saranno i primi a criticarlo e siccome lo devo gestire come tutti gli altri io credo che debba continuare così, ma posso assicurare che sarà sicuramente il futuro della Juve e della Nazionale, senza fretta. Negli ultimi due mesi è molto cresciuto, è giovane e deve fare quello che può fare". Dichiarazioni anche riguardo la possibilità di vedere Simone Zaza in campo dal primo minuto e sulle voci riguardo il futuro all'estero dell'allenatore, circolate in questi giorni: "Il mio futuro non destabilizza nessuno, io sto bene alla Juve e non c'è niente di vero riguardo a ciò che è stato scritto. Dovrei smentire una cosa che non è vera e non destabilizza niente perché siamo professionisti e i giocatori devono pensare solo a fare il loro mestiere. Non ha senso parlare di questo. Zaza? Rientra e potrebbe essere della partita: ci saranno o lui o Morata accanto a Dybala". L'allenatore toscano ha fatto il punto anche sugli infortunati: "Khedira oggi rientrerà con la squadra e vedremo come starà. Mandzukic verrà valutato in settimana come Chiellini e Asamoah; per Caceres invece stagione finita. Gli altri stanno tutti bene". Vale di più uno scudetto a Napoli o cinque alla Juve? L'allenatore bianconero la pensa così: "Non so quanto vale uno scudetto a Napoli, ma se la Juve vince il quinto scudetto di fila entrerà nella storia perché ciò è successo solo negli anni '30. In questo momento è difficile vincere cinque scudetti uno dietro all'altro, soprattutto in Italia. Dico sempre ai ragazzi di immaginare come sarà il 16 maggio aver vinto lo scudetto perché può aiutarci a visualizzare i nostri obiettivi. Siamo avvantaggiati in questo match? Siamo più abituati a giocare partite di questo tipo, ma il Napoli ha giocatori internazionali. Ma non sarà importante tanto la partita di domani - conclude Allegri - quanto quelle che verranno dopo perché più ti avvicini all'obiettivo più si fa dura".
Google Privacy