Ten Hag: "Io, allievo di Guardiola. Ma in Italia guardavo Trapattoni"

Sta guidando una squadra che gioca un calcio meraviglioso. Che ha saputo segnare più di 150 gol in stagione e che ha devastato i Campioni d'Europa in casa loro. Dopo il Real Madrid, l'Ajax vuole provare a vivere un'altra notte indimenticabile. Dall'altra parte la Juventus, che parte dal leggero vantaggio dovuto all'1-1 di Amsterdam. Erik ten Hag ha il sorriso in sala stampa. Ce l'ha anche durante la rifinitura dei suoi ragazzi sul prato dello Stadium, dove domani sarà battaglia. 

Tra i suoi segreti anche gli insegnamenti di Pep Guardiola. Con lui collaborò a Monaco di Baviera. ten Hag ci arrivò dopo la promozione ottenuta con i Go Ahead Eagles. Per lui l'opportunità di allenare il Bayern Monaco II, in quarta serie. Al primo anno vince il girone bavarese e accede al play-off per la promozione. Grazie anche ai consigli di Guardiola magari: "Un cerchio che si chiude - ha scherzato in conferenza - perché Guardiola ha imparato da Cruyff, ovvero dall’Ajax".

Ma il suo modello è un altro. Un allenatore che ha vinto tanto, ma senza proporre il calcio di Guardiola o di questo Ajax: "In Italia ci sono stati tanti tecnici bravi. Ma il mio prefertio è sempre stato Trapattoni, un maestro". Un paradosso, per certi versi. Il migliore se si ambisce a vincere i trofei.

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