Juventus, Agnelli: "Guardiola? Un'eresia non pensare a lui, ma felici con Sarri"

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Primo posto in classifica e gli ottavi di Champions League che si avvicinano (il calendario fino a fine stagione). Per la Juventus si aprono le porte della fase decisiva della stagione e a fare il punto sulla situazione dei bianconeri è direttamente Andrea Agnelli.

Il presidente ha parlato ai microfoni di Radio 24, ripercorrendo la trattativa che quest'estate ha portato Maurizio Sarri alla guida della Juventus, con il nome di Pep Guardiola che è stato insistentemente accostato alla panchina bianconera: "Non pensare allo spagnolo sarebbe un'eresia. In questo momento della sua vita lui è felice dove si trova e difficilmente una persona abbandona un posto nel quale si trova bene. Noi comunque siamo molto contenti con Sarri, abbiamo impostato un lavoro su una base di tre anni e la forza di un'idea si vede nella prosecuzione del tempo. Volevamo Sarri e abbiamo preso Sarri".

Il presidente bianconero ha fatto poi il punto sulla situazione attuale del calcio italiano alle prese con il Coronavirus e la possibilità che Juventus-Inter di domenica prossima venga disputata a porte chiuse: "In questo momento la priorità per il paese è la tutela della salute pubblica. E' chiaro che ci sia un dibattito in corso tra le parti in causa, ma la priorità rimane questa nonostante non si possa interrompere il sistema sportivo e ci sia un calendario intasato. Organizzare una partita come Juventus-Inter in un altro stadio diventa complicato. Dispiace per lo spettacolo, ma ribadisco che in questo momento l'interesse deve essere quello di tutelare la salute pubblica. Al momento l'ordinanza del Piemonte vige fino a sabato, nel caso venisse prolungata si opterebbe per le porte chiuse".

Agnelli ha poi risposto alle polemiche arbitrali sollevate dal suo collega della Fiorentina, Rocco Commisso, in occasione della gara persa dai viola a Torino: "Le sue parole non mi hanno dato fastidio, anzi mi hanno fatto piacere. Hanno fatto capire a Sarri cosa vuol dire essere alla Juventus. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se il rigore dato alla Spal fosse stato assegnato a noi. Lo ringrazio, a me fa sempre piacere quando uno mi fa un favore".

Il presidente bianconero ha proseguito tirando un primo bilancio della stagione della Juventus, in attesa del finale di campionato e della fase a eliminazione diretta della Champions League: "La mia abitudine è valutare una stagione al termine e pensare di vincere a febbraio è sciocco. Al momento siamo in corsa su tutti i fronti e in campionato siamo un punto sopra agli altri, quindi stiamo rispettando le aspettative. Abbiamo scelto Sarri perchè pensiamo che in un determinanto momento della nostra storia, fosse la scelta migliore per ottenere i risultati. Vorrei precisare che se uno vuole vincere sempre non è Allegriano, è juventino. Comunque è ora che la stagione entra nel vivo".

Infine, Agnelli ha fatto il punto sul mercato estivo della Juventus, tra acquisti reali e nomi accostati ai bianconeri ma alla fine non arrivati: "Haaland? Noi guardiamo i giocatori che abbiamo. Tutti i migliori giocatori al mondo vengono accostati a noi e alla fine Paratici costruisce una rosa di 25 giocatori. Se dovessimo andare dietro a tutte le speculazioni avremmo 60 giocatori in rosa. La squadra viene costruita con una determinata logica e la nostra ambizione è quella di migliorare anno dopo anno".

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