Torino, Juric: "Non sento di poter ripagare i tifosi. Mercato a gennaio? No"
L'allenatore del Torino Ivan Juric ha parlato al termine del derby perso 0-1 contro la Juventus in conferenza stampa.
"Il pareggio ci poteva stare. È stata una partita tosta, tesa. Noi abbiamo fatto errori tecnici e gli abbiamo dato occasioni. Anche noi abbiamo avuto qualche occasione, la partita è stata decisa da un calcio piazzato. Sapevamo che potevamo soffrire i calci piazzati, potevamo stare più attenti. Non ho però niente da rimproverare ai ragazzi, c'è grande dispiacere".
Torino, le parole di Juric dopo il derby
Sulla mancanza di attaccanti ha dichiarato: "Abbiamo perso i due attaccanti negli ultimi giorni. Negli ultimi 20 metri servivano giocate diverse. Abbiamo creato comunque delle situazioni. Abbiamo fatto errori inspiegabili e abbiamo dato coraggio alla Juve".
Juric ha parlato delle difficoltà della sua squadra nel derby: "Non è mai facile quando si mettono in 8-9 giocatori dietro a difendere. Nel secondo tempo abbiamo fatto qualche buona azione, ma dovevamo farlo con più qualità. Dispiace per gli errori tecnici. Nel primo tempo abbiamo controllato ma abbiamo fatto errori banali. Anche nella ripresa. Per il resto la squadra è stata solida, ha fatto bene. Abbiamo perso per un calcio piazzato, per la struttura della nostra squadra ci può stare".
Poi, ha spiegato in cosa potrebbe migliorare il suo Torino: "La squadra non soffre particolarmente. Abbiamo preso diversi gol negli ultimi 15 minuti? Abbiamo analizzato questo dato. Io penso che c'è un momento della partita in cui l'allenatore non conta più. Bisogna saper perdere un po' di tempo, prendere un fallo. A livello fisico non c'è un calo negli ultimi minuti".
Infine, si è detto rammaricato per gli ultimi risultati: "Adesso abbiamo la Coppa, vogliamo passare sicuramente. Poi tutte la partite sono toste, ho il rammarico di Empoli dove abbiamo fatto 20 tiri e non abbiamo vinto. Oggi ci stava il pareggio ma abbiamo perso".
"Non sento di riuscire a dare ai tifosi più del decimo posto"
Dopo aver parlato della partita, l'allenatore croato è stato molto autocritico, arrivando a discutere sia delle ambizioni di club e tifosi, sia di calciomercato. "A gennaio non chiederò rinforzi, ho sempre preso due schiaffi e fatto tre passi indietro. Io ho sempre litigato, insistito, ho avuto scontri pazzeschi, anche a Verona come quando doveva arrivare Amrabat. Non chiederò nessuno, dedicherò tutta la mia energia sul campo di allenamento".
Il paragone con la sua precedente avventura è poi ritornato, a cercare di fare un confronto col Torino attuale. Al secondo anno, Juric piazzò la squadra al decimo posto, che al Torino "non basta", parole sue. "Verona e Torino sono diverse, magari qui perdo altre tre partite e mi esonerano… Al Toro non basta il decimo posto o il dodicesimo. Ma per arrivare di nuovo decimi ci deve essere la positività dello scorso anno. Poi Torino non è come Verona, lì il decimo posto valeva lo scudetto. Mi dicevano: «Perché non sei felice, siamo decimi», ma io volevo andare in Europa. A Torino, per l’ambiente, decimo e dodicesimo non va bene".
"Io mi sento di non riuscire a dare a questi tifosi soddisfazione - ha concluso seccamente Juric. Io da solo non riesco a fare quel passo, io mi chiedo come non ci riesca, sono molto critico con me stesso. Il mio ruolo è quello di valorizzare i giocatori per ottenere risultati. È il motivo per cui mi danno tanto, prendono giocatori che sembrano scarsi e diventano giocatori da 20 o 30 milioni. Poi, però, arriva l'insoddisfazione, perché non faccio risultati".